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Chi è e perché si è dimesso il premier portoghese Costa

Costa

Uno scandalo su un presunto caso di corruzione ha travolto il governo in Portogallo guidato dal socialista António Costa che si è dimesso

Caos politico in Portogallo: il primo ministro António Costa si è dimesso travolto – insieme al suo staff più ristretto – da uno scandalo su un presunto caso di corruzione legato ad accordi su litio e l’idrogeno verde. Da questa mattina si susseguono notizie su arresti, perquisizioni e indagini riguardanti esponenti di spicco del governo socialista del Portogallo.

ARRESTI E PERQUISIZIONI PER CORRUZIONE, INDAGATO ANCHE IL PREMIER COSTA

La polizia portoghese ha arrestato il capo di gabinetto del primo ministro, Vítor Escaria, nel corso numerose perquisizioni in edifici pubblici e altre proprietà, nell’ambito di una vasta indagine su un caso di corruzione.

Oltre a Escaria, mandati di arresto anche per il sindaco di Sines e altre tre persone per rischio di fuga e inquinamento delle prove. Tra gli indagati figurano anche il ministro delle Infrastrutture João Galamba e il capo dell’agenzia ambientale del Paese.

Lo stesso Costa è al centro delle indagini, sospettato di essere lui stesso intervenuto “per sbloccare procedure” nell’ambito di questa vicenda, il primo ministro sarà “oggetto di un’indagine indipendente”, condotta stavolta dalla Corte Suprema sempre secondo l’accusa.

SU CHE COSA INDAGANO GLI INQUIRENTI

Gli inquirenti stanno indagando su presunti illeciti, corruzione di funzionari eletti, sospetti di “appropriazione indebita” e traffico di influenze relativi a concessioni per miniere di litio vicino al confine settentrionale del Portogallo con la Spagna e a progetti per un impianto di idrogeno verde e un centro dati nella città costiera meridionale di Sines.

Le perquisizioni hanno riguardato anche le sedi del ministero dell’Ambiente, del ministero delle Infrastrutture e del Comune di Sines oltre ad abitazioni private e uffici.

LE PAROLE CON CUI IL PREMIER COSTA HA ANNUNCIATO LE DIMISSIONI

“Le funzioni di Primo Ministro non sono compatibili con alcun sospetto sulla mia integrità. In queste circostanze, ho presentato le mie dimissioni al Presidente della Repubblica”, ha dichiarato davanti alla stampa. Ora tocca al Capo dello Stato, il conservatore Marcelo Rebelo de Sousa, accettarle. “Il futuro dipenderà dalle decisioni del presidente”, ha aggiunto Costa, uno dei pochi socialisti a capo di un governo europeo, che si è detto “sorpreso” dall’apertura dell’indagine.

TUTTI GLI SCANDALI DEL GOVERNO COSTA

Dopo la grande vittoria elettorale del 30 gennaio 2022, che gli aveva dato quella maggioranza assoluta che avrebbe dovuto garantire la stabilità del suo governo, Costa ha visto la sua popolarità crollare a causa dei ripetuti scandali.

L’Agenzia per l’ambiente aveva annunciato all’inizio di settembre di aver concesso il via libera, a determinate condizioni, a un secondo progetto nel Paese per l’estrazione del litio, metallo utilizzato per la fabbricazione di batterie ed essenziale per la transizione energetica. Il Portogallo, che detiene le maggiori riserve di litio in Europa, è già il principale produttore, ma per il momento lo destina interamente alla ceramica e al vetro. Anche un primo progetto di miniera di litio ha ottenuto, con condizioni, l’autorizzazione dell’APA lo scorso maggio. Questi progetti minerari sono contestati dalle ONG ambientaliste e da parte della popolazione locale di questa regione rurale.

Tra gli scandali che hanno colpito da subito il governo Costa, uno dei più gravi è noto come ‘TAPgate’, dal nome della compagnia aerea pubblica, che è già costato la poltrona a una decina tra ministri e sottosegretari. Lo scandalo è scoppiato quasi un anno fa in seguito alle rivelazioni sul pagamento di una liquidazione di 500 mila euro a un amministratore della TAP che poi era stato messo a capo dell’Ente per il controllo del traffico aereo e pochi mesi dopo era stato nominato sottosegretario al Tesoro.

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