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Chi è Eric Ciotti, il presidente espulso che ha spaccato i Repubblicani francesi

Le tensioni in Francia dopo il presidente Macron investono anche i Repubblicani e l’ormai ex capo del partito Eric Ciotti

In Francia è caos totale. La decisione del presidente Macron, dopo il flop alle Europee, di indire le elezioni legislative ha fatto da detonatore a una situazione politica che era già incandescente.

Nelle ultime ore la bufera si è spostata sui Repubblicani francesi, dopo che il presidente del partito Eric Ciotti aveva annunciato di allearsi con il Rassemblement National di Marine Le Pen. Scelta che ha rischiato di generare una frattura storica nella destra gollista, alla quale l’ufficio politico ha cercato di porvi rimedio, dopo 24 ad altissima tensione, decidendo all’unanimità di espellere lo stesso Ciotti.

LO STRAPPO (FALLITO) DI CIOTTI PER PORTARE PIU’ A DESTRA I REPUBBLICANI

Lo strappo era il suo punto d’arrivo, portare sempre più a destra i Républicains, eredi dei gollisti e dei neogollisti, era il suo obiettivo. Dopo anni di ascesa, Eric Ciotti (foto dal sito dei republicains) ha colto l’occasione della straordinaria affermazione del Rassemblement National di Marine Le Pen alle europee per spezzare il “cordone sanitario” creato nel secolo scorso per isolare l’estrema destra. A 59 anni, il grande passo, ma per l’esponente dell’ala dura del partito, che sogna di fare il ministro dell’Interno e ha un’ammirazione speciale per Giorgia Meloni, tutto era già scritto.

Per lui, il declino degli eredi del gollismo è dovuto all”esitazione” e al “pudore” su temi come “l’immigrazione e la sicurezza”. Qualche giorno dopo, contro le previsioni, fu eletto presidente del partito, battendo di un soffio Bruno Retailleau. Neppure un’inchiesta sulla moglie, accusata di un cumulo record di 3 incarichi pubblici, era riuscito a frenarne l’ascesa. Da allora, confermato nella sua convinzione che l’attrazione fatale verso i temi cari al partito di Marine Le Pen paghi, non ha mai cambiato strada.

CHI E’ ERIC CIOTTI

Cinquantanove anni, nato e cresciuto a Nizza, discendenza italiana (come Jordan Bardella) da parte della famiglia del padre (di Treviso), Ciotti si è diplomato a Sciences Po, poi eletto consigliere municipale a Saint-Martin-Vésubie e nel 1990 diventa assistente parlamentare di Christian Estrosi, futuro sindaco di Nizza, poi passa nel gabinetto del presidente della Regione, Jean-Claude Gaudin, per tornare poi con Estrosi.

Nel 2007 viene eletto deputato della destra Ump e lega il suo nome a una legge per la soppressione degli assegni familiari in caso di assenza prolungata dei giovani a scuola. Poi nel 2020 sostiene una nuova legge per il divieto di diffondere foto e immagini di poliziotti e militari. Nel 2021 si candida alle primarie in vista delle presidenziali e viene battuto per pochissimi voti da Valérie Pécresse, l’anno dopo conquista il vertice dei Républicains. Ha tre figlie dalla moglie Caroline Magne, che sposò nel 2009 ma dalla quale si è separato anni fa.

Leggi anche: Chi è Jordan Bardella, il lepenista ‘italiano’ candidato a futuro premier francese

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