Braccio destro di Trump, per Witkoff un incontro cruciale con Putin con l’obiettivo di strappare allo zar russo l’impegno per la tregua in Ucraina
Un incontro che può cambiare la storia nel prossimo futuro Non è un ossimoro. Il presidente russo Vladimir Putin, a sorpresa, ha deciso di incontrare a Mosca l’inviato degli Stati Uniti, Steve Witkoff. Il confronto, a porte chiuse, vede al centro le condizioni richieste dalla Russia per un accordo sulla guerra in Ucraina e la normalizzazione dei rapporti con Washington. Il tutto dopo il negoziato di Gedda di pochi giorni fa, alla presenza degli emissari di Kiev
CHI E’ STEVE WITKOFF
Magnate del settore immobiliare, oltre ad essere fidato consigliere e amico di lunga data di Donald Trump, Witkoff è stato membro del Great American Economic Revival Industry Groups, creato per contrastare la crisi economica durante la pandemia di Covid-19.
La sua carriera politica ha avuto una svolta significativa con il Trump II, quando a novembre è stato nominato inviato speciale per il Medio Oriente. Nonostante la mancanza di esperienza diplomatica, è riuscito a mediare un cessate il fuoco tra Israele e Hamas e ha avuto un ruolo chiave nello scambio di ostaggi tra le due parti. La sua empatia, legata anche a una tragedia personale – la perdita del figlio per overdose – lo ha reso un interlocutore credibile nei negoziati.
IL RUOLO IN MEDIO ORIENTE E LE CONTROVERSIE
Il successo diplomatico di Witkoff in Medio Oriente non è stato esente da critiche. Alcuni analisti lo hanno accusato di conflitti di interesse, a causa degli investimenti sauditi nelle sue proprietà immobiliari. Inoltre, ha suscitato polemiche il suo sostegno all’idea di Trump di trasformare Gaza in una sorta di “riviera”, una proposta che ha diviso l’opinione pubblica internazionale.
IL LEGAME CON PUTIN
La scelta di Witkoff per la missione a Mosca non è casuale. L’imprenditore ha un rapporto diretto con Putin, con cui ha trascorso del tempo in passato. A febbraio aveva dichiarato: «Ho speso tanto tempo con Putin, parlando e sviluppando un’amicizia con lui…», come ricorda il Messaggero. Lo scorso mese, era già stato a Mosca per negoziare la liberazione di Marc Fogel, un cittadino americano detenuto in Russia dal 2021. La sua capacità di dialogare con il Cremlino lo ha reso la figura più adatta per affrontare la delicata trattativa sul cessate il fuoco in Ucraina.
QUALI SCENARI PER LA PACE IN UCRAINA
Il Cremlino ha presentato agli Stati Uniti una serie di condizioni per un accordo: la garanzia che Kiev non entrerà nella NATO, il divieto di dispiegamento di truppe straniere in Ucraina e il riconoscimento della Crimea e di quattro regioni (Kherson, Zaporizhzhia, Donetsk e Lugansk) come parte della Federazione Russa.
L’incontro tra Witkoff e Putin avviene in un momento chiave, dopo che gli Stati Uniti hanno raggiunto un compromesso con il governo di Zelensky al tavolo di Riad. Il negoziato potrebbe rappresentare una svolta nella guerra, ma resta da vedere se le richieste russe saranno accettabili per Washington e Kiev.