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Congo, imboscata al procuratore che indagava sul caso Attanasio

Congo Caso Attanasio

Un’altra imboscata sulla RN2, la stessa strada dove hanno perso la vita l’ambasciatore Luca Attanasio, il carabiniere Vittorio Iacovacci e l’autista Mustapha Milambo. Questa volta la vittima delle milizie armate che destabilizzano la Repubblica Democratica del Congo è stata William Hassani, che pare stesse indagando proprio sul caso dell’ambasciatore

A una decina di giorni dall’imboscata nella Repubblica Democratica del Congo all’ambasciatore Luca Attanasio, al carabiniere Vittorio Iacovacci e all’autista Mustapha Milambo, si è ripetuta la stessa drammatica storia a soli 20 km di distanza da Kibumba.

Questa volta la vittima dell’attacco da parte dei gruppi armati è stata il procuratore militare capo del territorio di Rutshuru, William Hassani, il quale stava indagando sulla morte di Attanasio.

UNA STORIA CHE SI RIPETE

William Hassani, esperta autorità legale militare del territorio, era di ritorno da un vertice sulla sicurezza a Goma, capoluogo della provincia orientale congolese del Nord Kivu. Percorreva la RN2, la stessa strada sulla quale il convoglio dell’ambasciatore è stato attaccato da un commando armato.

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Hassani era diretto a Kaunga e, da una nota diffusa dall’esercito congolese e riportata da Repubblica, l’imboscata sarebbe stata tesa da un gruppo di militari “che stavano vessando la popolazione innalzando barricate lungo la strada per razziare i villaggi indisturbati”. Vedendo il convoglio hanno aperto il fuoco, ucciso Hassani e ferito alcuni soldati che lo accompagnavano.

LE INDISCREZIONI

L’attacco non è avvenuto soltanto lungo la stessa strada e con le stesse modalità utilizzate nel caso Attanasio ma anche a seguito di un vertice sulla sicurezza e sul massacro che ha appunto coinvolto l’ambasciatore italiano. Al meeting erano presenti il direttore belga del Parco Virunga, Emmanuel Demerode; i rappresentanti dell’esercito congolese, che il 22 febbraio si trovavano vicino a Kibumba; e il capo delle indagini sulla morte di Attanasio, il generale Vital Awashango. Pare che Hassani facesse parte della squadra investigativa proprio di quest’ultimo e che stesse quindi indagando sull’attacco.

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“Le violenze create dai gruppi armati nel parco di Virunga hanno lo scopo di fare soldi e indebolire lo Stato”, ha detto Demerode a seguito del vertice. “L’insicurezza dell’area crea una perdita economica stimata intorno ai 100 miliardi di dollari ogni anno”. E aggiunge: “Abbiamo 120 veicoli al mese assegnati alla protezione della RN2. I nostri ranger sono riusciti a liberare una ventina di ostaggi, e nell’ultimo anno abbiamo perso 21 agenti”. Come nel caso di Attanasio, però, anche questa volta non ce l’hanno fatta.

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