“Meloni e Trump? Simili, hanno combattuto per essere lì. Io e Donald abbiamo invitato due…
Cosa farà Elisabetta Belloni, consigliere diplomatico di Ursula von der Leyen

Elisabetta Belloni, ex capo del DIS, è stata nominata Chief Diplomatic Adviser alle dirette dipendenze della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. In cosa consiste il suo ruolo e cos’è Idea, il servizio di consulenza per la Commissione europea
Non è andata via sbattendo la porta. Elisabetta Belloni, che il 15 gennaio 2024 ha lasciato la guida del DIS, è stata scelta dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen come Chief Diplomatic Adviser, consigliere diplomatico nell’ambito del servizio di consulenza di Palazzo Berlaymont denominato Idea, alle dirette dipendenze della Commissione e della Presidente von der Leyen.
“Ho comunicato le mie dimissioni a partire dal 15 gennaio, è una mia decisione”, aveva detto l’ambasciatrice all’inizio dell’anno all’AdnKronos. In quell’occasione aveva negato che fosse in vista un suo impiego proprio a Bruxelles con la presidente Ursula von der Leyen. “Non c’è nessun altro incarico”. Non era così. Un riserbo comprensibile vista la delicatezza e il prestigio del suo nuovo ruolo.
L’incarico al vertice del DIS sarebbe scaduto poco prima dell’estate, frutto di una proroga di un anno decisa dalla presidente Giorgia Meloni nel 2024. Il 31 dicembre scorso, invece, è scaduto l’altro incarico ricoperto contestualmente dalla direttrice, quello di sherpa del G7 per l’Italia durante l’anno di presidenza.
COSA FA IL CHIEF DIPLOMATIC ADVISER
Il ruolo che andrà a svolgere Elisabetta Belloni si inquadra all’interno del servizio di consulenza Idea, nato con l’obiettivo di fornire alle policy comunitarie “idee innovative e uno spazio per la ricerca interdisciplinare e la collaborazione sulle priorità fondamentali”. L’ambasciatrice italiana si occuperà di supportare e consigliare la presidente von der Leyen in merito alle priorità geopolitiche e strategiche dell’Europa.
Elisabetta Belloni avrà un contratto iniziale di due anni, rinnovabile, con un massimo di 220 giorni di lavoro all’anno. Come scrive La Stampa, la scelta dei consulenti speciali è una prerogativa del Collegio dei Commissari. In precedenza, quel ruolo è stato svolto da Fernando Guimaraes, altro consigliere diplomatico di von der Leyen.
COS’È IL SERVIZIO IDEA, AL QUALE LAVORERÀ ELISABETTA BELLONI
Il servizio ‘Idea’ (Inspire, Debate, Engage and Accelerate Action) è diretto dal manager pubblico Sonia Vila Nuñez e include esperti come l’ex portavoce della Commissione Eric Mamer.
In particolare, come scrive l’Ansa, ‘Idea’ è responsabile di contribuire alle seguenti priorità: Geopolitica ed Europa nell’ordine globale, Green Deal, Digitale, tecnologia e innovazione, Economia sociale di mercato, il futuro dell’Europa e delle istituzioni dell’Ue, il futuro della competitività europea. Belloni però riporterà direttamente a von der Leyen. “La procedura di assunzione prevede la verifica di tutti gli aspetti relativi ai potenziali conflitti di interesse tra le future mansioni del consulente speciale e le eventuali attività esterne da lui svolte, nonché le relative implicazioni di bilancio”.
NESSUN INTERVENTO DEL GOVERNO NELLA NOMINA DI BELLONI
La sua nomina ha ricevuto congratulazioni bipartisan, dal capodelegazione del Pd al Parlamento europeo, Nicola Zingaretti, che ha auspicato un contributo prezioso per rafforzare la diplomazia dell’Ue, al vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio (Lega Nord), al ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha evidenziato il valore aggiunto che Belloni porterà all’Europa.
Tuttavia, come riporta l’Ansa, non c’è stato alcun intervento del Governo italiano per caldeggiare la nomina di Belloni. La scelta dipende infatti unicamente dalla Commissione e dal suo presidente. “Spetta ai membri del Collegio dei Commissari individuare un consulente speciale che desiderano ingaggiare per un certo periodo di tempo per scopi specifici – spiega un funzionario dell’esecutivo Ue all’Ansa -. I consulenti sono in genere esperti di primo piano nel loro rispettivo campo e vengono incaricati di fornire assistenza ai membri del Collegio in determinate aree politiche sulla base dell’eccezionale livello di esperienza e competenza professionale che possiedono: la nomina dei consulenti speciali viene effettuata dal Collegio su proposta del Commissario responsabile dell’amministrazione”.
ELISABETTA BELLONI, IL PROFILO
Ma chi è l’ambasciatrice Belloni? Romana, classe ’58, è direttore generale del Dis, Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza, dal 12 maggio del 2021, nominata dal governo Draghi al vertice dell’Intelligence, che ha diretto per quasi 5 anni. Studentessa al liceo Massimo di Roma, lo stesso dove hanno studiato Mario Draghi e Francesco Rutelli, laureata in scienze politiche alla Luiss nel 1982, è entrata in carriera diplomatica nel 1985, ricoprendo incarichi, tra gli altri, a Vienna e Bratislava.
Nel 2004, prima donna a ricoprire questo ruolo, viene nominata capo dell’Unità di crisi della Farnesina, gestendo, tra le varie emergenze, i rapimenti di italiani in Iraq e in Afghanistan e lo tsumani nel sudest asiatico. Dal 2008 al 2012 è direttore generale per la Cooperazione allo sviluppo e poi dal 2013 al 2015 assume le funzioni di direttore generale per le Risorse e l’innovazione. Promossa ambasciatore di grado nel 2014, nel 2015 è stata capo di gabinetto dell’allora ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. Dal 5 maggio 2016 è stata la prima donna segretario generale della Farnesina.
LA CORSA ALLA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA
Il suo nome è circolato spesso anche per ricoprire incarichi politici e istituzionali. “Il caso più recente – ricorda infine Repubblica – è quello della successione di Raffaele Fitto al super ministero del Pnrr. Una decisione non gradita ad Antonio Tajani, che puntava a garantire a Forza Italia quella casella (alla fine rimasta comunque ai meloniani con Tommaso Foti). […] Ma l’episodio più eclatante è quello della corsa a Presidente della Repubblica, nell’inverno del 2022: dopo l’uscita di Draghi dalla rosa dei nomi per il Colle, Belloni diventa il profilo su cui convergono diversi leader nel corso delle ore più intense della trattativa. La sostengono apertamente Giuseppe Conte e Matteo Salvini, è pronta al via libera anche Meloni e si spende per lei anche una parte del Pd. Matteo Renzi, e assieme a lui un’altra fazione del Pd, frena l’ascesa”.
Il ruolo europeo darà nuovo slancio a una prossima candidatura al Colle? Ne è convinto Il Foglio, il primo quotidiano ad anticipare la notizia della sua nomina, ritenendo, quello al Quirinale, un “ruolo per cui potrebbe essere ricandidata, con più forza, tanto più dopo l’esperienza europea”.