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Cos’è l’USAID e perché Trump e Musk vogliono smantellarla

Mentre prosegue la campagna di Elon Musk e del DOGE contro l’USAID, l’Agenzia per lo sviluppo internazionale degli Stati Uniti, cresce la preoccupazione per le conseguenze globali dello smantellamento di uno dei principali strumenti di assistenza umanitaria e sviluppo economico al mondo.

Lo smantellamento dell’USAID, l’Agenzia per lo sviluppo internazionale degli Stati Uniti, mette d’accordo Musk e Trump: tra i primissimi provvedimenti della nuova amministrazione c’è proprio il disimpegno nei confronti dell’Agenzia.

Un ordine esecutivo che ha sospeso per 90 giorni gran parte degli aiuti che gli USA erogano verso i Paesi in via di sviluppo, seguito pochi giorni dopo dalla chiusura della sede dell’USAID a Washington e dall’affidamento della direzione ad interim al Segretario di Stato Marco Rubio.

CHE COS’È L’USAID

Fu il presidente John F. Kennedy a istituire, nel 1961, la United States Agency for International Development (USAID) attraverso l’emanazione dell’Atto di Assistenza Estera.

La nuova agenzia rispondeva all’esigenza di una struttura che accentrasse gli sforzi statunitensi di assistenza umanitaria e supporto allo sviluppo in tutto il mondo, collaborando con organizzazioni non governative, governi stranieri e istituzioni internazionali per promuovere la stabilità globale e migliorare le condizioni di vita nei paesi in via di sviluppo.

Chiaramente, l’USAID non ha mai agito in maniera del tutto disinteressata. Gli aiuti vengono destinati a Paesi strategicamente importanti, in modo da supportare gli interessi commerciali degli Stati Uniti.

Ciò fu chiaro fin dai tempi della Guerra Fredda. L’imposizione del soft power americano si giocava allora sulla capacità di porsi come attore buono e caritatevole sulla scena globale, al contempo garantendosi una cospicua presenza in tutti i teatri sensibili della geopolitica internazionale nell’ottica di contrasto all’espansione comunista. In questo senso, l’USAID era uno strumento perfetto.

A CHI VANNO I FINANZIAMENTI DELL’USAID

Stando a un documento diffuso dal CRS (Congressional Research Service), USAID è attiva oggi in circa 130 Paesi, con circa 10.000 dipendenti in tutto il mondo, di cui due terzi con base all’estero. Nel 2023 gestiva circa il 60% degli aiuti esteri degli Stati Uniti, con oltre 40 miliardi di dollari destinati dal governo statunitense a programmi di sostegno ai Paesi in via di sviluppo.

Nel corso dei decenni, l’Agenzia ha finanziato progetti di modernizzazione agricola, istruzione e sanità in Africa, Asia e America Latina, svolgendo un ruolo importante nel contrasto alla carestia in Etiopia degli anni ’80 e durante l’emergenza globale dell’HIV; quindi, una volta caduta l’Unione Sovietica, si è concentrata sul sostegno alle nuove democrazie emergenti in Europa orientale e Asia centrale, incoraggiando la crescita del libero mercato e il consolidamento delle democrazie. L’agenzia è stata coinvolta anche nella ricostruzione dell’Iraq e dell’Afghanistan dopo le guerre avviate dagli stessi Stati Uniti.

Negli anni 2000, ha ampliato il proprio raggio d’azione per affrontare le sfide globali contemporanee, tra cui il cambiamento climatico, la sicurezza alimentare e la lotta al terrorismo. Con l’amministrazione Biden, si è intensificato lo sforzo dell’agenzia su temi come i diritti umani, la parità di genere, lo sviluppo sostenibile e i programmi destinati al finanziamento di campagne vaccinali e di media indipendenti in democrazie a rischio.

PERCHÉ TRUMP E MUSK VOGLIONO CANCELLARE L’USAID

Trump ha motivato la sospensione di 90 giorni per la maggior parte degli aiuti esteri provenienti dagli USA affermando che “l’industria e la burocrazia degli aiuti esteri non sono allineate con gli interessi americani e, in molti casi, sono antitetiche ai valori americani”.

Tra quei fondi, una cospicua parte riguardava proprio i finanziamenti gestiti dall’USAID.

La nuova linea pone l’accento sui presunti sprechi “woke” dell’Agenzia, denunciati anche dalla portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, che ne ha fatto un elenco a beneficio delle telecamere negli scorsi giorni.

Nella prassi, ciò si è tradotto in una campagna aggressiva senza precedenti contro USAID, definita da Musk “un nido di vipere di marxisti di sinistra radicale che odiano l’America” e “un’organizzazione criminale”.

 

 

 

 

 

 

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