Skip to content

usa canada EUROPA contro cina e tiktok

Cos’è REDNote e perché è stata invasa dagli americani?

Gli utenti statunitensi si preparano al ban di Tik Tok cercando un’alternativa. Al momento l’erede più accreditato è RedNote, un altro social network Made in China che, proprio come Tik Tok, raccoglie dati degli utenti che potrebbe poi condividere terze parti (e anche con il governo di Pechino)

Dopo alcune ore di down negli Stati Uniti gli utenti americani sono tornati a utilizzare TikTok. Nonostante l’intervento in parte risolutivo – l’app non è ancora disponibile sui principali app store – sul social cinese continua a pendere la spada di Damocle del ban, riconfermato dalla Corte Suprema.

Nel frattempo si è ulteriormente intensificata la migrazione di utenti americani su un’altra piattaforma cinese, REDNote, che adesso si candida a essere il nuovo social di riferimento, almeno per quanto riguarda quei “TikTok Refugees” che da tempo si preparavano al cambio di rotta.

Ma come funziona questo “nuovo” social network? Si tratta di una reale alternativa a TikTok?

IL “PICCOLO LIBRO ROSSO”

Lanciata nel 2013, con oltre 300 milioni di utenti in tutto il mondo, REDNote è una piattaforma social cinese che unisce elementi di Instagram e Pinterest in chiave e-commerce, combinando la condivisione di contenuti visuali con un focus su lifestyle, moda e shopping. Inizialmente pensata come spazio per scoprire e recensire prodotti, l’app si è evoluta in una community globale dove gli utenti possono condividere foto e video, pubblicare recensioni di prodotti e interagire con altri utenti tramite commenti e messaggi.

Non l’esatto corrispettivo di TikTok, dunque, non trattandosi di un’app di video brevi: l’app “gemella” sarebbe Douyin, ossia una versione cinese con il medesimo logo, ma è utilizzabile visibile in Cina e richiede un numero cinese collegato all’account.

I CRITERI DI REDNOTE

Risulta peraltro curioso come, dopo anni in cui tutte le concorrenti hanno provato a rubare il segreto del successo di TikTok, la scelta degli utenti sia ricaduta proprio su REDNote.

Malgrado da più parti se ne lodi l’algoritmo, che si distingue per una proposta di contenuti basata sull’utente (piuttosto che sugli interessi delle persone che segue), è pur vero che la piattaforma risponde a criteri cinesi in merito alla pubblicazione di contenuti, e infatti in queste ore svariati utenti occidentali stanno denunciando episodi di censura e rimozioni di post.

Al di là dell’effetto-ban, la ragione principale del successo di REDNote risiede probabilmente nella capacità di questa piattaforma di mettere in comunicazione utenti da entrambe le sponde del Pacifico, peraltro facendoli confrontare su beni di consum, grazie anche alla crescente presenza di contenuti in inglese.

BAN PER TIKTOK, BOOM PER REDNOTE

Con l’arrivo di milioni di nuovi utenti americani, REDNote ha registrato un aumento esponenziale di iscrizioni. Già diversi giorni fa Reuters riferiva di oltre mezzo milione di nuovi utenti migrati sulla piattaforma da TikTok.

Qualora il flusso continuasse, ci troveremmo di fronte a un potenziale nuovo protagonista della scena social. Per il momento, REDNote sta attingendo da un bacino enorme, che contava fino a poco tempo fa circa 120 milioni di utenti e 600 mila creator.

L’improvvisa popolarità di REDNote negli Stati Uniti rappresenta un punto di svolta per la piattaforma. Tuttavia, il suo futuro dipenderà dalla capacità di bilanciare le aspettative di una community internazionale con le proprie radici culturali e regolamentari.

I PROBLEMI DI PRIVACY DI REDNOTE 

REDNote, però, condivide con Tik Tok gli stessi problemi per la privacy degli utenti: raccolta dati e potenziale comunicazione a terze parti, tra le quali il governo di Pechino.  “RedNote è soggetto alle leggi cinesi sulla gestione dei dati, che potrebbero consentire alle autorità governative di accedere alle informazioni personali degli utenti senza garantire le tutele previste in paesi come gli Stati Uniti o in Europa”. A dirlo a Wired è Adrianus Warmenhoven, esperto di cybersicurezza di NordVPN. “Per proteggere la privacy degli italiani durante l’utilizzo di RedNote, è consigliabile limitare le informazioni personali condivise e controllare le impostazioni sulla privacy dell’app per ridurre la raccolta dei dati – aggiunge  Warmenhoven – Per limitare il tracciamento dell’indirizzo IP, si dovrebbe considerare l’uso di una VPN”.

Leggi anche: La tecnologia corre troppo veloce e i diritti arrancano. Parola di Garante per la privacy

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Torna su