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Cos’è Stargate e cosa c’entrano (ancora) Musk e Altman

Sul progetto Stargate da 500 miliardi annunciato da Trump per lo sviluppo dell’Intelligenza artificiale è già emerso un nuovo scontro tra i titani delle big tech

Per i meno giovani, quando si parla di ‘Stargate’ la mente volge subito al famoso film fantasy del 1994 di Roland Emmerich. Gli stargate come portali che permettono di collegare in maniera quasi istantanea due punti dello spazio.

Oggi con Stargate si fa riferimento all’ambizioso progetto da 500 miliardi di dollari per l’intelligenza artificiale annunciato da Donald Trump. Si tratta di una joint-venture che unisce tre colossi tecnologici, Softbank (ceo Masayoshi Son), Oracle (di Larry Ellison) e OpenAI (Sam Altman), con l’obiettivo di sviluppare infrastrutture essenziali per l’IA.

COS’E’ IL PROGETTO STARGATE

Lo Stargate Project, come ha spiegato più nel dettaglio su X OpenAI, “è una nuova società che intende investire 500 miliardi di dollari nei prossimi quattro anni per costruire una nuova infrastruttura di intelligenza artificiale per OpenAI negli Stati Uniti. Inizieremo a distribuire 100 miliardi di dollari immediatamente. Questa infrastruttura garantirà la leadership americana nell’intelligenza artificiale, creerà centinaia di migliaia di posti di lavoro americani e genererà enormi benefici economici per il mondo intero. Questo progetto non solo sosterrà la reindustrializzazione degli Stati Uniti, ma fornirà anche una capacità strategica per proteggere la sicurezza nazionale dell’America e dei suoi alleati.

CHI SONO I FINANZIATORI E I PARTNER DI STARGATE

I finanziatori azionari iniziali di Stargate – come è stato precisato – sono quindi SoftBank, OpenAI, Oracle e MGX. SoftBank e OpenAI sono i partner principali di Stargate, con SoftBank che ha la responsabilità finanziaria e OpenAI che ha la responsabilità operativa. Masayoshi Son sarà il presidente. Arm, Microsoft, NVIDIA, Oracle e OpenAI sono i principali partner tecnologici iniziali. “La costruzione è attualmente in corso, a partire dal Texas, e stiamo valutando – si legge sul post – potenziali siti in tutto il paese per altri campus mentre finalizziamo accordi definitivi. Come parte di Stargate, Oracle, NVIDIA e OpenAI collaboreranno strettamente per costruire e gestire questo sistema di elaborazione. Ciò si basa su una profonda collaborazione tra OpenAI e NVIDIA che risale al 2016 e su una partnership più recente tra OpenAI e Oracle.

Ciò si basa anche sulla partnership OpenAI esistente con Microsoft. OpenAI continuerà ad aumentare il suo consumo di Azure mentre OpenAI continua il suo lavoro con Microsoft con questo calcolo aggiuntivo per addestrare modelli leader e fornire prodotti e servizi eccellenti. Tutti noi non vediamo l’ora di continuare a costruire e sviluppare l’IA, e in particolare l’AGI, a beneficio di tutta l’umanità. Crediamo che questo nuovo passo sia fondamentale lungo il percorso e consentirà alle persone creative di capire come usare l’IA per elevare l’umanità.

MUSK CRITICA STARGATE: “NON HANNO I SOLDI”

Al momento, sembra confermato un investimento iniziale di 100 miliardi di dollari, con l’intenzione di aumentarlo progressivamente nei prossimi quattro anni. Sebbene durante la presentazione alla Casa Bianca, Trump non abbia esitato a definire quella che sta per affacciarsi come “l’età dell’oro dell’America”, non proprio tutto oro è quel che luccica. Il progetto Stargate sembra essere stato il primo detonatore di attriti tra il neo presidente americano e Elon Musk.

Nonostante l’entusiasmo iniziale, il fondatore di Tesla e SpaceX non ha esitato a sollevare dubbi sul progetto. “Non hanno i soldi. Softbank ha ben meno di 10 miliardi garantiti” è stato il commento di Musk a un post di OpenAI, ovviamente su X. Una sortita a gamba tesa che ha riacceso la vecchia tensione con Sam Altman, ceo proprio di OpenAI, il quale ha risposto prontamente: “Rispetto i tuoi successi. Mi rendo conto che quello che è buono per il Paese non è sempre ottimale per le tue aziende, ma nel tuo nuovo ruolo mi auguro che tu dia la priorità agli Stati Uniti”.

ANCORA MUSK VS ALTMAN, RIVALITA’ STORICA

Il botta e risposta tra Musk e Altman è solo l’ultimo episodio di una lunga faida. I due, entrambi co-fondatori di Open-Ai, si sono allontanati dopo che Musk ha lasciato l’azienda nel 2018. La disputa si è intensificata quando Musk ha intentato una causa contro OpenAI per bloccare la trasformazione dell’azienda in una società a scopo di lucro. La tensione personale si riflette anche in ambito professionale, dove entrambi sono protagonisti nella corsa allo sviluppo dell’intelligenza artificiale.

L’INTERVENTO DI TRUMP: “C’E QUALCUNO CHE ELON NON SOPPORTA”

In risposta alle critiche di Musk, Trump ha cercato di minimizzare le polemiche, affermando che tra i firmatari di Stargate c’è “una persona che a Elon non piace”. Il riferimento, sebbene implicito, è chiaramente rivolto a Sam Altman. Il presidente Usa ha però confermato il suo sostegno al progetto e si è detto fiducioso nel superare eventuali ostacoli, ribadendo l’importanza strategica di Stargate per il futuro tecnologico degli Stati Uniti.

QUALE FUTURO PER STARGATE?

Nonostante le ambizioni e le risorse coinvolte, il progetto Stargate si trova già al centro di polemiche e dubbi. Lo staff di Trump è irritato dalle critiche di Musk, che molti vedono come un abuso della sua vicinanza al presidente. Resta da vedere se Stargate riuscirà a mantenere le sue promesse e a spianare la strada per un’“età dell’oro” dell’intelligenza artificiale americana.

LA LETTURA DI ALESSANDRO ARESU

A cercare di fare ordine, e a dare una lettura più profonda su quanto sta accadendo, ci ha pensato – con una serie di post su X – Alessandro Aresu, consigliere scientifico di Limes, all’attivo diverse collaborazioni in Ministeri e anche a Palazzo Chigi nel governo Draghi e autore di diversi libri sul capitalismo politico.

“L’enorme sostegno di Musk a Trump – ha spiegato – ha portato alcune letture superficiali a dire che Trump è ormai divenuto una sorta di surrogato di Musk, il quale sarebbe vero presidente degli USA e indiscusso imperatore del mondo”. Secondo Aresu “Trump, consapevole della situazione, non vuole essere dipendente da un solo leader tecnologico ma vuole farli “sbranare” tra loro. Vogliono fare i “gladiatori”? Prego, procedano”. Per questo “dopo l’immagine dell’inaugurazione, deve fornire un’altra immagine, quella di Masa, Ellison e Altman: segnala subito a Musk, subito irato, che anche i suoi nemici sono alla corte di Trump a genuflettersi”. Allo stesso tempo “per OpenAI la partita di Stargate è importante per fare un’altra diversificazione, quella rispetto a Microsoft, grande azionista dell’azienda che ne possiede e fornisce l’infrastruttura”. E questa è solo una parte degli interessi economici e geopolitici in gioco.

IL RUOLO DI MUSK E IL FUTURO DI TIKTOK

Oltre alle critiche su Stargate, Musk è al centro di un’altra questione: la possibile acquisizione di TikTok. Trump ha dichiarato: “Se vuole, può acquistarla”, mostrando un’apertura verso un eventuale ingresso di Musk o di Larry Ellison (ceo di Oracle) nella trattativa per l’app cinese. Tuttavia, la vicinanza di Musk alla Cina, dovuta agli interessi di Tesla, potrebbe sollevare problemi di antitrust.

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