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Covid, Belgio riapre, Madrid richiude?
Ristoranti e pub aperti per maggio, ma solo nei dehors. La ministra della Salute spagnola invita invece Madrid a chiudere le attività visti i numeri dell’epidemia di Covid
Dopo sei mesi di chiusure per caffè, bar e ristoranti, il Belgio, tra le nazioni europee maggiormente martoriate dalla diffusione della pandemia in rapporto al numero di abitanti, consentirà di riaprire le attività ma solo all’esterno, a partire dall’8 maggio, giorno in cui finirà anche il coprifuoco attualmente in vigore alle 22. Lo ha deciso il comitato di concertazione, che riunisce i diversi governi (federale, delle Regioni e delle comunità) del Paese. Inoltre, a partire da lunedì prossimo, si potrà ricominciare a viaggiare all’estero perché sparirà il divieto di viaggi non essenziali. Il 26 aprile riapriranno anche i negozi non essenziali e riprendono i ‘mestieri di contatto’ come parrucchieri ed estetisti.
MINISTRA SPAGNOLA: COVID AVANZA A MADRID
Ma per uno Stato europeo del Vecchio continente che apre ce ne è un altro che richiude, almeno parzialmente. La ministra della Sanità spagnola, la socialista Carolina Darias, ha invitato difatti la regione di Madrid ad «applicare» le misure anti-Covid stabilite dal documento elaborato a livello nazionale, visti gli indici statistici dei contagi di Covid attuali nella regione, più alti rispetto a quelli nazionali.
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I dati difatti non sono confortanti. Nel territorio della capitale l’incidenza dei contagi negli ultimi 14 giorni è di 347,14 ogni 100mila abitanti, mentre la media nazionale è di 200,98. Inoltre, l’occupazione delle terapie intensive a Madrid è del 41,4%, quasi il doppio dell’indicatore nazionale (21,6%). E ci sono alcune regioni con indici molto più bassi (nella Comunità Valenciana, ad esempio, ci sono 34,9 contagi ogni 100.000 abitanti). L’obiettivo del governo è di arrivare ad un’incidenza inferiore ai 50 casi ogni 100mila abitanti per considerare la pandemia sotto controllo. L’amministrazione regionale madrilena, guidata dal Partito Popolare — prima forza d’opposizione al governo centrale — ha adottato strategie di contrasto della pandemia in molti casi diverse rispetto a quelle di altre regioni.