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Covid, Brasile e Paraguay verso lockdown. Il Giappone si blinda

Brasile Lockdown

Dovrebbe essere dichiarato a ore un nuovo lockdown in Brasile. Situazione critica pure in Paraguay. L’emergenza in Sud America sembra non aver fine

A scorrere le agenzie internazionali, sembra di essere tornati indietro di un anno, quando il mondo intero si ritrovò indifeso di fronte alla minaccia del Coronavirus. Se l’Europa è alle prese con la terza ondata, il Sud America (con la sola eccezione dell’Argentina, che ha riaperto i teatri e i locali notturni) deve vedersela con una emergenza sanitaria che non sembra aver fine. Mentre, dall’altra parte del mondo, il Giappone, tra le uniche nazioni ad aver contenuto l’epidemia senza lockdown, decide nuovamente di blindarsi.

NUOVO LOCKDOWN IN BRASILE?

Pare inevitabile un nuovo lockdown per lo stato di San Paolo, il più ricco e popoloso del Brasile. Già nelle prossime ore l’esecutivo potrebbe rafforzare ulteriormente le restrizioni per la popolazione a causa dell’aggravarsi della pandemia che, dall’inizio del mese, ha portato al decesso di 30 pazienti rimasti fuori dalle terapie intensive, al collasso ovunque. Il governatore di San Paolo, Joao Doria, potrebbe decretare in giornata il divieto delle messe e la sospensione delle partite di calcio, nonostante si svolgano già senza pubblico.

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Al momento, 19 ospedali statali hanno già raggiunto un tasso di occupazione del 100% e la situazione inizia a estendersi anche alle principali cliniche private, come l’Ospedale Israelitico Albert Einstein e l’Ospedale Sirio-Libanese, che hanno accolto pazienti da altri Stati. L’intero Stato di San Paolo è entrato in zona rossa sabato scorso: con l’eventuale irrigidimento delle misure verranno ridotti gli orari di apertura di alcune farmacie e di altre attività essenziali, mentre non è escluso che vengano sospese di nuovo anche le lezioni nelle scuole pubbliche, che avevano da poco riaperto.

SITUAZIONE CRITICA ANCHE IN PARAGUAY

Non c’è solo il Brasile che si avvia al lockdown: proprio in queste ultime ore, il ministero della Salute del Paraguay ha emesso un’allerta rossa sanitaria di fronte all’aumento delle infezioni da coronavirus nel Paese, dove martedì sono stati registrati in 24 ore 2.125 nuovi contagi, un dato giornaliero record dall’inizio della pandemia nello Stato. Il Paraguay finora ha registrato finora 171.985 casi confermati con 3.360 morti. Il governo ha riferito che il livello di occupazione dei letti di terapia intensiva ha raggiunto il 99% a livello nazionale, e il 100% nei territori del dipartimento Central e ad Asuncion.

«Il Paraguay è attualmente a un livello di allerta rossa sanitaria a causa del continuo aumento e record di infezioni da Covid-19, registrato negli ultimi giorni, quindi la popolazione è fortemente invitata a fare attenzione ed evitare situazioni che possono mettere a rischio la salute individuale e collettiva», si legge in una nota diffusa dalla direzione di Sorveglianza sanitaria del ministero.

IL GIAPPONE SI BLINDA

Torna a chiudere le proprie frontiere, selezionando chi può varcarle, l’arcipelago nipponico. Le aerolinee giapponesi incrementeranno i controlli sui voli di rientro dalle principali nazioni a rischio diffusione delle varianti del Coronavirus, su richiesta del governo. All Nippon Airways (Ana) ha sospeso le prenotazioni su tutti i voli internazionali diretti in Giappone fino al 21 marzo. Un’analoga decisione è stata presa dalla Japan Airlines (Jal), che non accetterà nuove prenotazioni sui voli provenienti da Gran Bretagna, Francia e Germania fino a quando il quadro dell’emergenza sanitaria sarà più chiaro. A inizio marzo il governo di Tokyo ha esteso di due settimane lo stato di emergenza per quattro prefetture, inclusa la capitale Tokyo, fino al 21 marzo, dalla data iniziale del 7 marzo.

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