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Covid, in arrivo il vaccino in pillole?

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Oravax, joint venture di due società, l’israelo-americana Oramed e l’indiana Premas Biotech, è al lavoro su di un vaccino anti Coronavirus in pillole

La lotta al Covid-19 potrebbe subire una accelerazione non indifferente con l’arrivo sul mercato di un vero e proprio vaccino in pillole. Il prodotto, oltre a mettere a proprio agio chi non ama troppo aghi e siringhe, costituirebbe l’occasione di accelerare la somministrazione del preparato che immunizza il nostro organismo, ampliando la diffusione soprattutto nei Paesi più poveri.

COSA SAPPIAMO DEL VACCINO IN PILLOLE DI ORAVAX

Questo vaccino contro Covid-19 in forma solida, dall’aspetto di vere e proprie pillole, non sarà immediatamente disponibile, anzi, è appena agli inizi della sua “corsa”. Se tutto andrà bene, potrebbe entrare nella prima fase dei trial clinici quest’anno. Ad annunciarlo è l’azienda Oravax; in una nota stampa la società rende noto di prevedere di iniziare uno studio clinico nel secondo trimestre del 2021.

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Finora gli studi preclinici di questo vaccino anti Covid in pillole sono stati incoraggianti: hanno mostrato una produzione di anticorpi dopo la prima dose. Se funzionasse, potrebbe comunque passare un anno o più prima che sia autorizzato per l’uso (Moderna e Pfizer hanno iniziato le loro prime sperimentazioni sull’uomo rispettivamente a marzo e maggio 2020). Oravax è una joint venture di due società: la società israelo-americana Oramed e la società indiana Premas Biotech. Secondo quanto riferisce al Jerusalem Post Nadav Kidron, Ceo di Oramed, le società si sono collegate all’inizio di quest’anno e si sono subito rese conto di poter rivoluzionare il mercato. “Un vaccino COVID-19 orale – evidenzia Kidron – eliminerebbe diverse barriere alla distribuzione rapida e su larga scala, consentendo potenzialmente alle persone di assumerlo in autonomia a casa. Potrebbe diventare ancora più prezioso nel caso in cui l’immunizzazione venisse raccomandata ogni anno come il vaccino antinfluenzale standard”.

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