Elezioni Usa 2024, quali scenari con Kamala Harris e Donald Trump

Come potrebbe cambiare la politica estera e interna degli Usa secondo gli analisti americani in caso di vittoria di Harris o di Trump  

Il mondo guarda con attenzione alle elezioni presidenziali Usa e ai due scenari possibili, in caso di vittoria di Kamala Harris o di Donald Trump. Secondo media e analisti, una vittoria di Harris rappresenterebbe una continuità con l’amministrazione Biden, mentre una di Trump potrebbe portare a svolte radicali, sia per gli USA che per la comunità internazionale. Un fattore chiave sarà il controllo del Congresso: un presidente senza maggioranza in entrambe le camere è costretto a scendere a compromessi, in particolare per il ruolo decisivo del Senato, che conferma tutte le nomine presidenziali.

HARRIS IN CONTINUITA’ CON BIDEN IN POLITICA ESTERA, UN’INCOGNITA LA LEADERSHIP INTERNA AL PARTITO

Se Kamala Harris diventasse presidente, è probabile che prosegua sulla linea di Joe Biden, soprattutto in politica estera. La posizione degli Stati Uniti su Russia e Cina resterebbe invariata, così come l’impegno con la Nato e con gli alleati europei. Tuttavia, Harris potrebbe esercitare una pressione maggiore su Israele, mantenendo comunque il supporto alla soluzione dei due stati. Internamente, Harris consoliderebbe la sua leadership all’interno del Partito Democratico, anche per le elezioni di fra quattro anni, ma dovrà affrontare le pressioni dell’ala progressista del partito, che potrebbe mal sopportare il suo approccio centrista.

POLITICA ESTERA DI TRUMP: SVOLTA VERSO IL NAZIONALISMO?

La vittoria di Donald Trump segnerebbe una rottura profonda. In politica estera, Trump promette di porre fine alla guerra in Ucraina e in Medio Oriente, anche se resta da capire come intenda perseguire questi obiettivi. Per l’Ucraina, secondo analisti americani Trump vuole congelare il conflitto, mantenendo l’integrità territoriale con regioni autonome e affidando all’Unione europea i fondi per la ricostruzione, con Kiev fuori dalla Nato. In Medio Oriente, invece, offrirebbe pieno sostegno a Israele e cercherebbe di espandere gli Accordi di Abramo, puntando a una normalizzazione con l’Arabia Saudita. Inoltre, Trump vorrebbe ridurre la presenza militare statunitense in Europa e minacciare la Nato per ottenere un aumento delle spese militari degli alleati.

IMPATTO ECONOMICO DELLE POLITICHE COMMERCIALI E INDUSTRIALI DI TRUMP

Un altro punto cruciale del programma di Trump riguarda il commercio internazionale. Il tycoon prevede una nuova guerra dei dazi, con tariffe più basse per l’Europa e più alte per la Cina. In particolare, potrebbe colpire il settore automobilistico europeo, influenzando negativamente l’industria italiana e le catene di approvvigionamento globali, portando a ritorsioni e a un aumento dei costi. Alcuni analisti, tuttavia, sostengono che il nazionalismo economico di Trump potrebbe spingere l’Europa verso una maggiore autonomia e unità, in particolare nella difesa comune.

PER TRUMP POPULISMO E RESTRIZIONI SULL’IMMIGRAZIONE

Sul fronte interno, una vittoria di Trump potrebbe trasformare definitivamente il Partito Repubblicano in un movimento populista e anti-globalista, con una linea dura sull’immigrazione. Trump ha promesso di chiudere il confine con il Messico, deportare milioni di persone e reintrodurre il controverso ‘muslim ban’. Inoltre, intende abbassare ulteriormente le tasse, deregolamentare il settore energetico con il motto “drill, baby, drill” e smantellare le politiche per il cambiamento climatico, delegando la supervisione a una commissione guidata da Elon Musk, creando un potenziale conflitto di interessi.

Infine, Trump ha dichiarato di voler usare la giustizia come arma contro i suoi oppositori e licenziare i dipendenti pubblici ritenuti non fedeli. Una sua rielezione potrebbe consolidare un cambiamento strutturale nella politica americana, rafforzando le tendenze populiste e isolazioniste. In caso di sconfitta, invece, il Partito Repubblicano potrebbe tentare di rinnovarsi, anche se l’influenza della svolta populista di Trump lascerebbe comunque un segno profondo.

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