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Gran Bretagna, sussidio da 500 sterline per restare a casa?

500 Sterline Per Restare A Casa

Gli inglesi non sono soltanto refrattari alle mascherine, ma sfuggono anche ai controlli per non perdere giornate di lavoro. E allora si pensa al bonus da 500 sterline per restare a casa, che sta creando grattacapi all’esecutivo più che la stessa gestione dell’epidemia…

Non è stato facile convincere gli inglesi a indossare sempre le mascherine e a restare a casa. Lo scorso settembre Boris Johnson aveva persino addotto, quale scusa per il fallimento del piano sanitario di contenimento del Covid-19, che gli inglesi amassero la libertà molto più degli italiani (“più contagi che in Italia e Germania perché amiamo la libertà e la nostra democrazia ha 300 anni di storia”). Una stupidata che s’era comunque meritata la replica del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “Anche noi italiani amiamo la libertà ma abbiamo a cuore anche la serietà”. Intanto, mentre il Regno Unito è alle prese con l’impennata di contagi dovuti alla variante inglese del Coronavirus, qualcos’altro ha iniziato a circolare con una certa virulenza: l’ipotesi che il governo stia studiando un bonus da 500 sterline per convincere gli inglesi a restare a casa se contraggono il Covid e ristorarli dei danni subiti per colpa delle restrizioni.

500 STERLINE PER RESTARE A CASA: LEAK O FAKE NEWS?

Nelle ultime ore ha preso piede la voce che il governo di BoJo starebbe approntando la fattibilità economica di un sussidio pubblico da 500 sterline a persona per tutti coloro che siano costretti a isolarsi in casa in seguito a un contagio da Coronavirus. La proposta, formulata da alcuni consulenti governativi, è circolata in una bozza nell’ambito di una riunione ministeriale ed è subito arrivata alla stampa e da lì ha iniziato a rimbalzare con insistenza ed entusiasmo sui social. Tanto che l’esecutivo stesso è dovuto intervenire per smentire categoricamente. La ratio del bonus da 500 sterline per stare a casa è semplice: attualmente la diffusione del contagio è tale che si sospetta che i britannici nascondano il loro stato di salute per non consegnarsi alla quarantena e perdere giornate di lavoro.

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Il bonus invece, per quanto abbia già sollevato aspre critiche in un Paese tanto liberale visto che è considerato mero assistenzialismo, potrebbe incoraggiare gli infetti a dichiararsi e i liberi professionisti a non mancare ai test per ragioni economiche legate all’impatto dell’isolamento sul proprio lavoro e sul proprio reddito. Fonti vicine al primo ministro Tory hanno precisato oggi alla Bbc che la proposta non è neppure arrivata “vicino” al tavolo di Johnson, mentre alcuni ministri hanno già fatto sapere di considerarla impraticabile e in grado di favorire un circolo vizioso e di alimentare le tentazioni di profittatori. Al momento l’esecutivo preferisce praticare la strada delle super multe comminate ai trasgressori: proprio ieri la polizia ha applicato per la prima volta la mega sanzione da 10mila sterline agli organizzatori di una festa di matrimonio con ben 400 invitati scoperta a Londra.

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