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Hong Kong, nuova legge sul giuramento “patriottico”

Hong Kong Legge Giuramento Patriottico

La morsa cinese su Hong Kong si fa sempre più stretta e ora Pechino inasprisce i test di fedeltà patriottica per i politici dell’ex colonia britannica

Alla fine del mese una nuova legge che inasprisce i test di fedeltà patriottica per i politici di Hong Kong entrerà in vigore. Secondo quanto riferito dai media locali riportati da Reuters, è stata approvata dai legislatori della città mercoledì scorso.

COSA PREVEDE LA LEGGE

La legge sul giuramento “patriottico”, prevista per soffocare ulteriormente l’opposizione democratica di Hong Kong, estende i requisiti di giuramento anche ai consigli distrettuali, attualmente dominati da politici pro-democrazia dopo la vittoria schiacciante ottenuta nel novembre 2019.

L’emittente pubblica RTHK ha fatto sapere che più di 20 consiglieri distrettuali si sono dimessi negli ultimi mesi. Alcuni non erano disposti a prestare giuramento e altri sono stati arrestati in base alla legge sulla sicurezza nazionale imposta all’ex colonia britannica dal Parlamento cinese lo scorso giugno.

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La legge sul giuramento “patriottico” dà il potere al segretario di giustizia di Hong Kong di avviare azioni contro un politico o un funzionario che si ritiene abbia violato il giuramento di uno dei tanti atti antipatriottici – dall’insulto alla bandiera alla messa in pericolo della sicurezza nazionale – previsti da una “lista negativa”.

Gli accusati verrebbero immediatamente sospesi dall’incarico e, in caso di condanna da parte di un tribunale, estromessi e quindi interdetti dalla candidatura alle elezioni per cinque anni.

LE REAZIONI

Avvocati, accademici e diplomatici hanno dichiarato a Reuters di temere che anche i giudici indipendenti della città potrebbero trovarsi intrappolati dai vaghi termini della legge.

Il governo di Hong Kong ha lanciato il disegno di legge a febbraio, un giorno dopo che un alto funzionario del gabinetto cinese ha detto che dovrebbero essere presi provvedimenti per garantire che solo i “patrioti” gestiscano la città.

Ai tempi, il segretario di Hong Kong per gli affari continentali e costituzionali Erick Tsang aveva detto che i funzionari e i politici “non possono dire di essere patriottici ma di non amare la leadership del Partito comunista cinese o di non rispettarla – questo non ha senso” perché secondo Tsang, “il patriottismo è amore olistico”.

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