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Il fiume di Covid in India

India Covid Kumbh Mela

“Le benedizioni di madre Gange sono nel flusso dell’acqua, non c’è coronavirus”. L’India festeggia il Kumbh Mela nonostante il record di contagi Covid

L’India è ormai il secondo Paese al mondo più colpito dal Covid dopo gli Stati Uniti, con oltre 14 milioni di contagi dall’inizio della pandemia. Questo però non ha minimamente interferito con i festeggiamenti del Kumbh Mela che ha raccolto migliaia di devoti nel Gange.

IL KUMBH MELA

Il Kumbh Mela è un pellegrinaggio indù di massa che si svolge ogni 12 anni e dura due mesi. I fedeli arrivano da tutto il mondo per immergersi nel fiume sacro Gange e lavare via i propri peccati. Secondo il Daily Mail, nel 2013 hanno addirittura partecipato al raduno circa 120 milioni di persone, definendolo il più grande festival religioso a livello mondiale.

IL KUMBH MELA AI TEMPI DEL COVID

Un’usanza non proprio consona al momento che stiamo vivendo eppure, nonostante il governo avesse precedentemente annunciato che sarebbero state ammesse alle celebrazioni solo persone munite di test negativo al Covid e assicurato che sarebbero state applicate misure rigorose precauzionali, non è andata proprio così.

Secondo le autorità locali, infatti, negli ultimi giorni sono quasi 4 milioni i fedeli che hanno fatto il bagno nel Gange senza rispettare alcuna norma di distanziamento sociale o prevedere misure precauzionali. Migliaia di devoti, inclusi nove famosi santoni, sono risultati positivi al Covid nella città di Haridwar.

“NEL GANGE IL COVID NON C’È”

Il Primo ministro dello stato di Uttarakhand, dove si trova Haridwar, difende le misure di sicurezza: “Seguiamo le linee guida del ministero della Salute e il tasso di guarigione è buono”, ha detto Tirath Singh Rawat, citato dall’agenzia Ani. “Le benedizioni di madre Gange sono nel flusso dell’acqua, non c’è coronavirus”, ha aggiunto. Benzina sul fuoco per chi accusa il governo di Narendra Modi per aver permesso un simile evento nel bel mezzo di una pandemia.

TUTTI I NUMERI DELL’INDIA

Per Tirath Singh Rawat basterà la benedizione del fiume Gange, ma intanto il 15 aprile, l’India non solo è diventato il secondo Paese al mondo più colpito, ma ha anche registrato il picco giornaliero più alto mai raggiunto prima: oltre 200.000 nuovi casi in 24 ore e altri 1.038 decessi.

In totale sono state dichiarate 173.123 le persone morte a causa del Covid, che fanno dell’India (con una popolazione di 1,3 miliardi di persone) il quarto Paese al mondo per numero di decessi dopo Stati Uniti, Brasile e Messico.

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