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In Ue 1/4 delle donazioni private assegnate ai populisti. L’inchiesta del Guardian

Secondo lo studio rilanciato dal Guardian, i partiti populisti italiani (tra i quali però viene fatto rientrare anche Forza Italia) si sono assicurati il 55% delle donazioni private nel 2022

“Un quarto delle donazioni ai partiti europei è destinata ai movimenti estremisti e populisti”. E’ quanto rivela la piattaforma giornalistica investigativa Follow the Money in un’inchiesta condotta dal Guardian e da altre 26 testate che ha coinvolto oltre 200 partiti in 25 Paesi membri.

Tra il 2019 e il 2022 circa 150 milioni di euro sono stati diretti ai partiti populisti dell’estrema destra o dell’estrema sinistra, che hanno incassato un euro su 4 delle donazioni dei privati.
La media scende leggermente se si guarda solo ai partiti populisti dell’estrema destra, che hanno ricevuto circa 97 milioni di euro, equivalenti a 1 euro ogni 7 euro di soldi privati.
I finanziamenti non pubblici comprendono il denaro dei donatori, le quote dei membri e i contributi dei candidati e dei funzionari di un partito. Sono esclusi i finanziamenti statali, i prestiti dei donatori e altre entrate come i profitti derivanti da eventi di raccolta fondi, merci e proprietà immobiliari.

AI PARTITI ‘POPULISTI’ ITALIANI IL 55% DELLE DONAZIONI PRIVATE

I partiti italiani si piazzano al quinto posto. I dati – spiega l’inchiesta – “mostrano che quattro partiti populisti, tra cui Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni e la Lega di Matteo Salvini – entrambi di destra nello spettro politico – insieme a Forza Italia e il Movimento Cinque Stelle, si sono assicurati il 55% dei finanziamenti non pubblici nel 2022”. C’è da dire quindi che, ad esempio, lo studio include anche Forza Italia tra le forze populiste. Indicazione opinabile.

GRECIA, UNGHERIA E POLONIA AI PRIMI TRE POSTI NELLE DONAZIONI PRIVATE

Stilando una classifica delle percentuali di donazioni private destinate ai partiti estremisti l’inchiesta sottolinea come ai primi tre posti in Ue ci siano Grecia, Ungheria e Polonia, seguiti dal Portogallo e dall’Italia.

Il flusso di donazioni private, spesso, non è trasparente e, secondo lo studio, i regolamenti permettono comunque di non segnalare tutte le donazioni, soprattutto quelle che sono sotto la soglia che fa scattare la segnalazione all’anticorruzione. “Nulla vieta ai partiti di pubblicare informazioni più dettagliate di quelle richieste dalla legge. Ma quasi nessuno lo fa”, spiega Fernando Casal Bértoa, esperto di partiti e sistemi politici europei e docente all’Università di Nottingham. In totale, i donatori dei 3/4 dei fondi privati elargiti ai partiti europei non sono dichiarati, spiega Folllow The Money che ha inserito l’Italia tra i Paesi per i quali non è stato possibile fare delle verifiche.

QUANTO E’ STATO DONATO AI PARTITI DI LE PEN E DI ORBAN

Guardando ai singoli Paesi il report registra che, in Francia, i tre partiti considerati estremisti – Rassemblement National e Reconquete a destra e La France Insoumise a sinistra- “hanno registrato un significativo e netto aumento del sostegno finanziario. Questi tre partiti hanno preso solo il 13% del denaro privato raccolto in Francia nel 2019, ma la loro quota ha raggiunto il 38% nel 2022, quando Emmanuel Macron ha affrontato Le Pen nel ballottaggio per la presidenza”.

In Ungheria, invece, la medesima percentuale dell’Italia – 55% – è finita nelle casse di Fidesz, il partito di Viktor Orban, sempre nel 2022.

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