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La Biden Economy scommette sui poveri. Una lezione per l’Italia

Biden Poveri

Il pacchetto di aiuti economici da 1.900 miliardi di dollari voluto da Biden è una netta inversione di tendenza rispetto alla legge sul taglio delle tasse che era stata la prima grande vittoria legislativa di Trump. Gli Stati Uniti hanno una strategia, e l’Italia?

“To Juice the Economy, Biden Bets on the Poor”, titola il New York Times. Per far ripartire l’economia in difficoltà, infatti, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden sta rivolgendo la sua attenzione ai lavoratori meno pagati in America e alle persone che attualmente non sono in grado di lavorare affatto.

Il pacchetto di aiuti economici da 1.900 miliardi di dollari voluto da Biden vuole aiutare in modo consistente i lavoratori a basso reddito e la classe media, con pochi aiuti diretti per i lavoratori ad alto reddito che hanno in gran parte mantenuto il loro lavoro e aumentato i loro risparmi nell’ultimo anno.

DAL BASSO VERSO L’ALTO

Per il Presidente, il piano è più di una semplice proposta di stimolo. “È una dichiarazione della sua politica economica – scrive il Nyt – fondata sul principio che i democratici e gli economisti liberali hanno sposato nell’ultimo decennio: il modo migliore per alimentare una crescita economica più rapida è dal basso verso l’alto”.

L’approccio di Biden nella sua prima grande legislazione economica sembra essere in netto contrasto con quello di Trump, il cui sforzo iniziale al Congresso era stato un pacchetto di tagli fiscali nel 2017 che nel corso degli anni ha, nella sostanza, favorito gli americani più ricchi.

trump

IL PIANO DI SALVATAGGIO

Il “piano di salvataggio americano” avanzato da Biden include benefici diretti più generosi per gli americani a basso reddito rispetto ai cicli di stimolo passati l’anno scorso sotto Trump. Ed è più focalizzato sulle persone che sulle imprese. Inoltre, ci si aspetta che aiuti in particolare le donne e le minoranze, perché hanno subìto di più la crisi pandemica.

Come scriveva il Sole24Ore, nel pacchetto ideato da Biden “sono stati pensati nuovi assegni alle famiglie, rafforzamenti dei sussidi di disoccupazione e più generosi crediti d’imposta. Fondi per Stati, città e scuole. E stanziamenti miliardari per sanità e campagne di vaccinazione e tamponi di massa”.

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Anche nell’Unione europea e, in particolare in Italia, si sta cercando di attenuare la crisi con aiuti di Stato, attraverso 1.824,3 miliardi di euro stanziati per il periodo 2021-2027 tra NextGenerationEu e Quadro finanziario pluriennale (Qfp). Da vedere però è come questi fondi saranno spesi dagli Stati membri. L’Italia dovrà tenere conto nel suo Piano, da presentare alla Commissione ad aprile, dell’aumento della povertà negli ultimi dieci anni.

AUMENTA LA POVERTÀ IN ITALIA

Per l’Istat, “in Italia nel 2020 ci sono un milione di persone in più in povertà assoluta. L’aumento maggiore al Nord”. “Si tratta di circa 5,6 milioni, il 9,4% della popolazione – scrive Repubblica – Al Sud il fenomeno è più diffuso, ma è nelle regioni settentrionali che è cresciuto di più. Colpiti soprattutto i lavoratori tra i 35 e i 44 anni e le famiglie numerose”.

“Nel 2005 circa 2 milioni di persone si trovavano in questa condizione, ovvero il 3,3% della popolazione. Tra il 2011 e il 2013 l’incremento più drammatico: in un solo triennio i poveri assoluti sono passati dal 4,4 al 7,3% della popolazione. Nel 2017 sono l’8,3%”, riporta Rainews.

Fonte: Rainews

Secondo i dati forniti da Repubblica, sembra inoltre che la crisi abbia colpito in modo particolare le famiglie in cui la persona di riferimento è nella fase centrale dell’esistenza lavorativa. Per quelle tra i 35 e i 44 anni e tra i 45 e i 54, infatti, l’incidenza di povertà assoluta cresce rispettivamente dall’8,3% al 10,7% e dal 6,9% al 9,9%.

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