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La Tunisia nella morsa della variante Delta del Covid

Delta Tunisia

Drammatica la situazione in Tunisia a causa della variante Delta. In un post su Facebook l’ambasciata tunisina in Francia chiede aiuto ai connazionali benestanti all’estero

Continua inarrestabile la galoppata della variante Delta in Tunisia. Già la scorsa settimana il governo tunisino, per bocca della portavoce del ministero della Salute di Tunisi, Nissaf Ben Alaya, aveva dovuto ammettere la criticità della situazione prefigurando un ormai prossimo “crollo” del sistema sanitario.

“L’attuale situazione sanitaria è catastrofica – ha detto Alaya – il tasso di casi è aumentato in maniera enorme e il sistema sanitario è purtroppo al collasso”, parlando ad una radio locale. Secondo la portavoce, attualmente è difficile trovare un posto letto disponibile o disporre della quantità di ossigeno necessaria negli ospedali di tutto il Paese. “Se non uniamo i nostri sforzi, il disastro (sanitario) peggiorerà”, ha avvertito.

Le ultime ore hanno confermato come la Tunisia a causa della variante Delta stia registrando il più alto e rapido aumento dei ricoveri da un anno e mezzo dall’inizio della pandemia di Coronavirus. E così, per mezzo di un post su Facebook dell’ambasciata tunisina in Francia, il governo del Paese nordafricano invita a “sostenere l’impegno nazionale nella lotta contro la diffusione del Covid-19 in Tunisia” ed “esorta i tunisini residenti in Francia” così come le associazioni nel Paese “a contribuire attivamente” attraverso “donazioni” sia in denaro che di materiale sanitario.

Il post è corredato da una lista di ciò che più serve alla Tunisia per vincere la sua battaglia mentre negli ospedali – come ha detto un portavoce del ministero della Salute citato dalla Bbc – la situazione è “catastrofica”. In Tunisia, con oltre 11 milioni di abitanti, è stato vaccinato solo il 12% della popolazione. Ieri il ministero della Salute ha segnalato 6.592 nuovi casi confermati di Covid-19 e altri 144 decessi che portano il totale a 497.613 contagi dall’inizio dell’emergenza sanitaria con 16.388 decessi.

 

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