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L’Ue nel piano fiscale post-Covid mette nel mirino i colossi del Web

Ue Lancia Piano Fiscale

Il nuovo piano fiscale dell’Ue punta anche a contrastare le società di comodo e prevede la pubblicazione delle aliquote fiscali reali delle multinazionali che operano nel Vecchio continente

Un nuovo quadro fiscale comune sulla tassazione societaria con una ripartizione equa tra i Paesi Ue per combattere l’elusione fiscale e finanziare il Next Generation EU. Sono i punti principali dell’agenda per il fisco post-pandemia della Commissione Ue. Il nuovo quadro, che sarà presentato entro il 2023, sostituisce la proposta in sospeso per una base imponibile consolidata comune per l’imposta sulle società per semplificare le regole sui prezzi di trasferimento nel mercato unico. Bruxelles punta anche a contrastare le società di comodo e prevede la pubblicazione delle aliquote fiscali reali delle multinazionali che operano in Ue. Il commissario Paolo Gentiloni ha presentato oggi a Bruxelles la comunicazione che fissa gli orientamenti generali cui seguiranno le proposte specifiche.

 

LE ANTICIPAZIONI DI GENTILONI SUL PIANO FISCALE DELL’UE

Sempre Gentiloni, intervenendo questa mattina a Sky tg24, aveva anticipato: “Non credo” sia necessaria una patrimoniale per risollevarci dalla crisi economica post Covid, ”mentre credo che la proposta con cui gli americani hanno rilanciato la discussione su uno dei due pilastri di questa discussione internazionale, che è quella di stabilire una tassazione sulle grandissime imprese multinazionali che consenta di pagare le tasse non dove queste grandissime imprese hanno la sede del proprio quartiere generale ma dove sviluppano la loro attività”.

”La cosa che va superata, perché è completamente anacronistica, è l’idea che una grandissima multinazionale paga le tasse dove ha deciso stabilire il proprio quartiere generale, magari casualmente perché in quel paese c’è una tassazione molto molto bassa”, ha affermato stamani Gentiloni. ”Bisogna che le tasse si paghino, ormai, non dove hai la sede fisica ma dove sviluppi la tua attività. E’ molto importante che questa sia una proposta americana”. ”I tempi sono per la proposta di una legge delega (di riforma fiscale ndr) da parte del governo, la farà certamente recependo le indicazioni del parlamento”, afferma. ”So che ne sta discutendo da alcune settimane, poi come sempre una legge delega prevede che i decreti attuativi vengano approvati dal parlamento”, ricorda. ”Penso che tutti i cittadini italiani siamo consapevoli dell’importanza di fare un’operazione di semplificazione del nostro regime fiscale, che renda più efficace la lotta all’evasione fiscale e che non sia un’operazione che pesi sui nostri bilanci, accumulando debito per le future generazioni”, ha aggiunto.

 

”Farlo non è facile”, ha ammesso Gentiloni. ”E’ chiaro che tutti questi impegni di riforma devono avere alle spalle una consapevolezza che siamo in una missione comune straordinaria. Se non c’è consapevolezza dell’eccezionalità della risposta a questa crisi e dell’importanza di dare una risposta insieme, le forze sociali e politiche, sarà molto difficile perché sono riforme di cui parliamo in Italia da un quarto di secolo e farle così rapidamente, rispettare anche gli impegni di investimento sull’ambiente sul digitale, da qui al 2026 non sarà affatto un’impresa facile. Però se non ci riusciamo adesso sarà difficile farlo in un’altra occasione, quindi abbiamo davvero una bellissima occasione”.

”Noi vogliamo sostenere questa grande discussione che c’è a livello globale, per modificare il regime di tassazione globale. In questa grande discussione sono stati fatti dei passi avanti, recentemente, eccezionali”, afferma. La pandemia, sottolinea, ”ha reso più evidente la necessità di accelerare le modifiche sul sistema di tassazione globale” e la nuova amministrazione americana ”da una posizione di distinguo rispetto alla comunità globale, è passata a una posizione molto attiva”. Quindi, ha sottolineato Gentiloni, ”le proposte che presenterò domani sarà la voce dell’Unione europea, per stare dentro questa grande trasformazione e avere un sistema di tassazione globale che tenga conto delle nuove realtà”.

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