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Mala TIMES currunt, la testata UK si scaglia contro Roma: sporca e insicura

Times Roma

Per il Times, che tratteggia un quadro assai fosco di Roma, “Gli elettori non sperano che un nuovo sindaco possa risolvere i tanti problemi della città”

Probabilmente gli inglesi ce l’hanno ancora con noi per i trionfi nello sport di quest’anno, che ci hanno visto gabbarli a più riprese proprio all’ultimo, ma è difficile, anche sfoggiando tutto lo sciovinismo cui ciascuno di noi può fare appello, dar torto all’articolo sulle condizioni in cui versa Roma, pubblicato dal The Sunday Times proprio nel giorno delle amministrative.

Una data non casuale, quella scelta dal Times, che certo non avrà influenzato i romani chiamati alle urne, ma intanto arriva proprio all’indomani dell’incendio del ponte di ferro, che collega i due popolosi quartieri di Ostiense e Marconi. “Quando siete a Roma… attenzione ai cinghiali, alla piaga dei parassiti e agli autobus che esplodono”, si intitola l’articolo del Times, che pare inscenare una sorta di vademecum per il turista britannico che osi spingersi tra i pericoli, e la fauna, di Roma.

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Quindi, tra le testimonianze dei romani esasperati per le condizioni in cui versa la capitale e alcune battute tipicamente inglesi, viene snocciolato tutto il repertorio di disavventure occorse alla Città eterna. Un repertorio che ha più le fattezze di un bestiario, tra i cinghiali che scorrazzano educatamente tra le auto, con tanto di figlioletti al seguito ed enormi topoloni che, meno educatamente, si dimenano tra i sacchi della spazzatura abbandonati in strada.

Immancabile, naturalmente, il fenomeno, quasi paranormale, degli autobus che prendono fuoco: il Times come foto di copertina per descrivere le bruttezze di Roma sceglie proprio la carcassa di una corriera divorata dalle fiamme. Facile che il nostro orgoglio di italiani ne esca ferito, anche perché gli inglesi, in fatto di sicurezza, hanno ben poco da insegnarci (basta vedere i dati sulle baby gang che infestano Londra e sul numero di accoltellamenti e risse tra i giovanissimi, senza eguali in Europa). Ma ancor più facile potrebbe essere andare a votare e provare a essere artefici del cambiamento, nella speranza che qualcuno, tra i candidati in corsa, possa davvero incarnarlo…

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