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Mattarella a Cernobbio traccia la via su Europa e debito pubblico

Mattarella

Il presidente della Repubblica è intervenuto al Forum Teha di Cernobbio

Abbattere il debito pubblico è una “necessità ineludibile”. E’ il messaggio più forte e diretto dell’intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Forum Teha di Cernobbio, nel corso del quale ha precisato che “l’Italia è un debitore onorabile” e “sul fronte del debito ha pagato più interessi di quelli pagati insieme da Francia e Germania”. Messaggi che saranno echeggiati anche nelle stanze degli uffici del Governo.

Ecco i passaggi salienti del discorso del capo dello Stato.

MATTARELLA: EUROPA INCOMPIUTA, SCELTE LUCIDE DALLA COMMISSIONE

Mattarella ha parlato di Europa, evidenziando che è “incompiuta” e ricordando le “recenti lucide scelte dalla commissione von Der Leyen a seguito della pandemia”. Si tratta di “scelte di discernimento significative” sfociate nelle “politiche coraggiose sul debito con Next Generation Ue”. “Riflettere, allargare gli orizzonti – è l’invito – e quindi assumere soluzioni per le sfide che il mondo si trova ad affrontare a partire dalla sostenibilità”.

“NON BISOGNA AVERE PAURA DELLE RIFORME, PERFEZIONARE L’EUROPA”

“Non bisogna avere paura delle riforme, di guardare avanti – ha detto Mattarella -, di immaginare un’Europa sempre più perfezionata nella sua architettura e sempre più inclusiva di quei popoli, come quelli dei Balcani occidentali, che aspirano da tempo di partecipare a questa avventura”.

“La storia dell’integrazione europea – ha aggiunto – a partire dal dopoguerra, dalla comunità per il carbone e l’acciaio, con la vitalità delle forze culturali, sociali, economiche dei diversi Paesi, sta a testimoniare come un quadro di libertà, giustizia sociale, aspirazione alla pace, esprima valori destinati a prevalere sui disvalori dell’egoismo, della contrapposizione, del razzismo, della violenza, dell’odio, della guerra”. “Con fermezza, con determinazione, proseguiamo su questa strada”, ha chiosato.

“SPESSO SCONCERTANO LE POLEMICHE LOCALI SULLE SCELTE UE”

Per il presidente della Repubblica “l’eredità dei passi che sono stati compiuti può essere riassunta – a badare al dibattito contemporaneo presente in alcuni Paesi europei – tra la considerazione dell’appartenenza all’Unione come un vincolo, talora soffocante, per coloro che vi hanno aderito, oppure come un’opportunità, forse l’unica per il nostro continente, collocato in un mondo – i Brics insegnano – fatto sempre più di giganti.

Sovente – ha evidenziato -i critici omettono due aspetti: anzitutto l’Unione europea è il primo esercizio di questa natura caratterizzato dalla partecipazione diretta dei popoli alle decisioni; inoltre, le scelte che, talvolta, sono oggetto di polemiche a livello locale – sconcertanti quando derivano da protagonisti che han preso parte a questi passaggi – sono il frutto non di normative imposte da oscuri poteri, bensì sono concordate in sede comunitaria tra i governi nazionali, la Commissione, il Parlamento Europeo, con procedimenti partecipati e trasparenti”.

MATTARELLA: “CI SONO SPINTE NOSTALGICHE DI UN PASSATO CHE HA RISERVATO TRAGEDIE”

Il capo dello Stato ha poi sottolineato come “nella pubblica opinione si riaffacciano, sono presenti, spinte che immaginano, senza motivo, un futuro frutto di nostalgie di un passato che ci ha riservato, invece, spesso, tragedie. Ciascuna generazione viene chiamata a combattere contro fantasmi che sperano nell’oblio per poter riemergere con vesti nuove”. Da qui l’esortazione: “tocca alle forze della società civile, nella loro interezza essere consapevoli che difendere il quadro della civiltà in cui vivono, e che contribuiscono a definire, è compito che non soltanto li interessa ma li riguarda”.

“ABBATTERE IL DEBITO NECESSITA’ INELUDIBILE”

Poi il passaggio alle sfide economiche. Abbattere il debito pubblico è una “necessità ineludibile” ha detto Mattarella, spiegando che “sul fronte del debito l’Italia ha pagato più interessi di quelli pagati insieme da Francia e Germania, eppure è un pagatore affidabile” e spiegando che l’andamento dei tassi “è un termometro opinabile”. “Molta strada resta – ha sottolineato – da fare per dare razionalità a un mercato dei titoli pubblici che tenga conto anche della situazione della ricchezza delle famiglie”. “Una dimensione europea – prosegue potrebbe costruire verità. Non un invito a trascurare il debito, che è necessario abbattere, ma invito a completare l’edificio finanziario europeo”.

MATTARELLA: “L’ITALIA E’ UN DEBITORE ONORABILE”

“Una domanda semplice” ha chiesto retoricamente il presidente della Repubblica: “il vincolo esterno o piuttosto interno, come sarebbe più corretto dire, deriva dalle regole o dal debito? Merita una riflessione che interpella la situazione debitoria dei Paesi dell’Unione e sollecita a mettere a sistema, in termini fiscali ed economici, quanto oggi è affidata alla sola banca centrale europea”.

“Il tema – ha aggiunto Mattarella – non è puramente finanziario ma costituisce una questione civile, sociale e democratica, intersecando le questioni della libertà economica e dell’eguaglianza dei cittadini e della credibilità internazionale di uno Stato”. “L’Italia – ha concluso – è un debitore onorabile con una storia trentennale, gli avanzi statali primari annui e con un debito pubblico cresciuto in larga misura dal 1992, principalmente a causa proprio degli interessi”.

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