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Milei a Roma, perché Argentina e Italia sono partner storici
La visita ufficiali del presidente argentino Milei in Italia offre l’opportunità di fare il punto sui rapporti storici tra i due Paesi
Dopo una giornata a fare il turista con la sorella Karina, visitando il Colosseo, e poi il Mosé di Michelangelo, nella Basilica di San Pietro in Vincoli, inizia formalmente la visita ufficiale in Italia, a Roma, del neo presidente ultraliberista Javier Milei, origini italiane, accompagnato dal ministro degli Esteri e da una delegazione di imprenditori. Energia, investimenti, scienza, tecnologia e medicina saranno al centro degli incontri istituzionali, oltre a un’udienza con Papa Francesco, col quale condivide la nazionalità argentina. L’Italia e l’Argentina sono legate da strette relazioni diplomatiche basate su storici rapporti di amicizia, per gli ingenti flussi migratori di cittadini italiani nel Paese sudamericano, alimentate da un dialogo politico continuo e da una stretta collaborazione bilaterale in ambito economico, culturale e scientifico.
Roma e Buenos Aires – come riporta l’Agi in una scheda – vantano inoltre una collaborazione attiva a livello multilaterale, in ambito Onu e G20, oltre ad essere protagoniste di un rilancio del dialogo fra blocchi regionali nell’ambito del negoziato tra il Mercosur e l’Unione europea (anche se, a causa delle proteste del movimento dei trattori in tutta Europa, il negoziato ha avuto una battuta d’arresto). Secondo dati ufficiali, gli argentini di origine italiana, totale o parziale, ammontano a circa 25 milioni, pari al 62% della popolazione totale. Sul versante delle rappresentanze diplomatiche, l’Argentina ha un’ambasciata a Roma e un consolato generale a Milano, mentre l’Italia ha un’ambasciata a Buenos Aires, consolati generali a Bahi’a Blanca, Cordova, La Plata e Rosario e consolati a Mar del Plata e Mendoza.
STORIA DELLE RELAZIONE ITALIA ARGENTINA
Nel 1816, l’Argentina dichiarò la propria indipendenza dalla Spagna mentre l’Italia era formata da stati italiani indipendenti separati. Nel maggio 1836 il Regno di Sardegna riconobbe e instaurò relazioni diplomatiche con l’Argentina, il primo stato italiano a farlo. Poi nel 1842, il generale italiano e futuro unificatore dell’Italia Giuseppe Garibaldi, combatté per i ribelli uruguaiani durante la guerra civile uruguaiana contro la Confederazione argentina e il Partito nazionalista uruguaiano. Qualche anno dopo, nel 1850, il re sardo e futuro re dell’Italia unita, Vittorio Emanuele II, nominò un ambasciatore in Argentina.
Nel 1855, Argentina e Italia firmarono un trattato di amicizia, commercio e navigazione. Nel 1924, l’Italia ha trasferito la sua legazione diplomatica a Buenos Aires in un’ambasciata e lo stesso anno, il principe piemontese Umberto – futuro re Umberto II – visitò l’Argentina. Durante la seconda guerra mondiale, l’Argentina rimase neutrale per gran parte della guerra e all’epoca il presidente argentino Juan Pero’n era un ammiratore del primo ministro italiano Benito Mussolini.
L’Argentina donò grano all’Italia sconfitta e nel giugno 1947, Eva Pero’n fece una visita ufficiale in Italia durante il suo Rainbow Tour of Europe. Nel 1982, durante la guerra delle Falkland tra Argentina e Regno Unito, l’Italia sostenne diplomaticamente il Regno Unito durante la guerra, tuttavia rimase neutrale nei combattimenti.
L’ECONOMIA E I RAPPORTI BILATERALI
A livello economico i forti rapporti bilaterali tra i due Paesi sono innanzitutto rispecchiati dal grande numero di imprese italiane che operano in Argentina, con una storia – strettamente legata a quella dell’emigrazione italiana – spesso centenaria: è il caso degli investimenti di FIAT, Pirelli, Silvateam, Fratelli Branca. Da segnalare poi la complementarietà fra il sistema produttivo italiano e quello argentino, basato sulla produzione di materie prime, come la maggior parte delle esportazioni del Paese, ovvero agroindustria – carne, soia, mais e grano – idrocarburi e settore minerario con rame, argento, litio, e marmi ed argille.
Si tratta di materie prime strategiche, mentre il sistema produttivo italiano fornisce all’Argentina i macchinari necessari a queste produzioni. Attualmente sono oltre 250 le aziende italiane presenti nel Paese, di cui 110 attive nel settore manifatturiero, che impiegano più di 50 mila lavoratori – stime della Camera di Commercio italo-argentina -, mentre, secondo stime ICE, il fatturato annuo delle imprese argentine con capitale italiano è pari a circa 11 miliardi di euro; 9,2 miliardi di euro il fatturato delle imprese estere partecipate da imprese italiane in Argentina e 2 miliardi di euro quello delle imprese italiane partecipate da imprese estere nel Paese.
Tra le principali figurano alcuni dei più importanti gruppi industriali italiani nei settori automobilistico (FIAT-FCA, Iveco, Pirelli), energia (Enel, Camuzzi Gas), edilizia, infrastrutture e Oil&Gas (Techint, Ghella, Webuild/Salini Impregilo, Trevi, Mapei, Saipem), settore alimentare ed agricolo (Ferrero, Fratelli Branca, Campari, Arneg e Arag), assicurazioni (Generali) e spazio (Telespazio).
LE RELAZIONI CULTURALI
Le relazioni culturali bilaterali fra Italia ed Argentina si basano sull’Accordo di collaborazione culturale, firmato a Buenos Aires il 6 aprile 1998, che fornisce il quadro di riferimento dell’interazione fra i due Governi in campo culturale ed educativo. La sua attuazione è garantita dal Programma esecutivo quinquennale, l’ultimo dei quali – che ha coperto il periodo 2019-2023 – è stato firmato il 6 marzo 2019, in occasione della visita a Buenos Aires del Ministro dell’Istruzione, l’Università e la Ricerca, prof. Marco Bussetti. Le relazioni bilaterali in ambito culturale sono ricchissime e spaziano dalla diffusione della lingua italiana alla cooperazione nel settore dell’istruzione; dalle borse di studio al settore universitario e scientifico; dalle attività culturali e artistiche alle collaborazioni in ambito radio-televisivo.
Il compito di promuovere la cultura italiana in Argentina ricade principalmente sui due Istituti italiani di cultura di Buenos Aires e Cordoba. Negli anni recenti sono state investite particolari energie nello sviluppo delle relazioni culturali tra Italia e Argentina, attraverso la presentazione di eventi di altissimo livello. Tra questi si possono citare il ciclo Italia XXI, nell’ambito del quale si sono di recente esibiti artisti di fama mondiale quali la ballerina Eleonora Abbagnato e il pianista Stefano Bollani. Altro punto di riferimento per la promozione della cultura italiana in Argentina è il Teatro Coliseo, di proprietà dello Stato Italiano, l’offerta di spettacoli del Teatro Coliseo è cresciuta in maniera costante, anche grazie al ciclo di eventi e spettacoli “Nueva Harmoni’a”, tanto da farlo divenire uno dei punti di riferimento della scena culturale di Buenos Aires.
IL TURISMO, I FLUSSI DALL’ARGENTINA ALL’ITALIA
I flussi dall’Argentina verso l’Italia, oltre ad essere riconducibili a trasferte per motivi turistici, di studio – percorsi scolastici, corsi di lingua – o di affari – spesso relativi all’interscambio tra le PMI – si caratterizzano per i viaggi che discendenti degli emigrati italiani decidono di effettuare nei luoghi di origine delle loro famiglie. In questo contesto, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ed ENIT hanno avviato, a partire dal 2018, una campagna di promozione volta a favorire il “Turismo delle radici”, indirizzata a quei cittadini argentini di origine italiana che intendano visitare i luoghi di origine delle proprie famiglie.
Il turismo italiano verso l’Argentina è invece progressivamente diminuito, negli ultimi anni, complice anche l’alto costo dei biglietti aerei internazionali e dei servizi turistici interni che non rendono l’Argentina particolarmente competitiva. La quasi totalità dei turisti italiani ha come mete principali Buenos Aires, Mendoza, Salta e la Patagonia, spesso per visitare parenti e amici.
LE VISITE DI STATO BILATERALI
Dal 2009 in poi i presidenti argentini che si sono succeduti al potere hanno spesso fatto visita in Italia: Cristina Ferna’ndez de Kirchner (2009, 2011, 2013, 2014, 2015), Mauricio Macri (2016), Alberto Ferna’ndez (2020). Presidenti e premier italiani hanno regolarmente visitato l’Argentina, tra cui il premier Giuseppe Conte nel 2018, il presidente Sergio Mattarella nel 2017, e prima di loro Matteo Renzi nel 2016, Romano Prodi nel 2007.