Sul progetto Stargate da 500 miliardi annunciato da Trump per lo sviluppo dell'Intelligenza artificiale è…
Sì, nel sesto pacchetto di sanzioni Ue c’è anche l’embargo al petrolio
Bruxelles propone di colpire il capo della Chiesa ortodossa russa, il patriarca Kirill e di bloccare in Europa la visione di altri media russi. Il contenuto del sesto pacchetto di sanzioni Ue contro la Russia
“Proponiamo un divieto del petrolio russo, un divieto totale d’importazione di tutto il petrolio russo, via mare e via oleodotto, greggio e raffinato”. Lo ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen all’Eurocamera, introducendo il contenuto del sesto pacchetto di sanzioni che l’Ue intende varare contro la politica belligerante del Cremlino. Tanto tuonò che piovve, insomma, anche se, come abbiamo già spiegato qui, i 27 non sono affatto concordi su tale misura.
Soon we will celebrate Europe Day.
A day to reflect on our Union.
But also on the future of the EU.
Which today, is also written in Ukraine. https://t.co/pxhdYDTvfj— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) May 4, 2022
Per questo la numero 1 dell’esecutivo comunitario rassicura: “Ci assicureremo di eliminare gradualmente il petrolio russo in modo ordinato, in modo da permettere a noi e ai nostri partner di assicurare vie di approvvigionamento alternative e di ridurre al minimo l’impatto sui mercati globali. Questo è il motivo per cui elimineremo gradualmente il greggio russo entro sei mesi e i prodotti raffinati entro la fine dell’anno”, ha aggiunto.
COSA C’È NEL SESTO PACCHETTO DI SANZIONI UE
È sempre Ursula von der Leyen a spiegare il contenuto del sesto pacchetto di sanzioni Ue all’Europarlamento: “Oggi escludiamo da Swift Sberbank, di gran lunga la più grande banca della Russia, e altre due grandi banche. Con questo, colpiamo le banche che sono cruciali per il sistema finanziario russo e la capacità di Putin di creare distruzione. Questo solidificherà il completo isolamento del settore finanziario russo dal sistema globale”.
COLPITI I MEDIA RUSSI
Quindi, dopo aver bloccato l’accesso a siti come Sputnik e Russia Today, silenziati praticamente a inizio conflitto, Bruxelles intende nuovamente colpire i media russi per arginarne la propaganda: “Oggi blocchiamo tre grandi emittenti russe. Non sarà più permesso loro di distribuire i loro contenuti nell’Ue, in qualsiasi forma, sia via cavo, via satellite, su internet o tramite applicazioni per smartphone”.
Ursula von der Leyen ha spiegato: “Questi canali televisivi amplificano le bugie e la propaganda di Putin in modo aggressivo. Non dovremmo più dare loro un palcoscenico per diffondere queste bugie. Inoltre il Cremlino si affida a contabili, consulenti e spin-doctor europei. E questo ora finirà. Stiamo vietando la fornitura di questi servizi alle aziende russe”.
VON DER LEYEN: “SAPPIAMO CHI HA COMMESSO ORRORI A BUTCHA E INTENDIAMO GIUDICARVI”
Quanto ai crimini di guerra: “Stiamo inserendo nella lista dei sanzionati alti ufficiali militari e altre persone che hanno commesso crimini di guerra a Bucha e che sono responsabili dell’assedio disumano della città di Mariupol. Questo invia un altro segnale importante a tutti gli autori della guerra del Cremlino: sappiamo chi siete e sarete giudicati”.