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Tutti gli attentati del terrorismo in Europa negli ultimi 20 anni
Dal Barcellona a Madrid, da Parigi a Bruxelles, da Londra a Berlino: tutti gli attentati del terrorismo islamico compiuti a danni di civili europei
“Il problema del terrorismo c’è e c’è sempre stato”. A parlare così è il ministro della difesa Guido Crosetto, al termine del suo incontro in Qatar con l’Emiro Sheikh Tamim bin Hamad Al Thani e con il vice primo ministro e ministro della Difesa del Qatar Khalid bin Mohammed Al-Attiyah, commentando l’attentato a Bruxelles. L’attentato terroristico dell’11 settembre 2001 alle twin towers ha aperto la stagione della spettacolarizzazione del terrorismo. Da allora, purtroppo, sono stati numerosi gli attentati, anche nel nostro continente.
LE BOMBE DI MADRID E DI LONDRA: L’EUROPA CONOSCE IL TERRORISMO ISLAMICO
Il terrorismo islamico ci mette tre anni a colpire anche l’Europa. L’11 marzo del 2004 a Madrid una serie di bombe nelle stazioni metro di Atocha, El Pozo e Santa Eugenia fanno esplodere treni di pendolari e uccidono 192 persone. Nei primi anni del 2000 al Qaeda terrorizza il vecchio continente, la stessa organizzazione responsabile dell’attentato di New York che gli Stati Uniti provano a combattere in Afghanistan. L’anno successivo, gli attentatori colpiscono Londra. E’ il 7 luglio 2005, il giorno dopo essere stata scelta come sede per la XXX edizione delle Olimpiadi nel 2012. I morti sono 52 e 700 i feriti, anche in questo caso pendolari uccisi in 4 attentati suicidi in metropolitana, a King Cross, Circle e Piccadilly e su un autobus a Tavistock Square.
I TERRORISTI PRENDONO DI MIRA LO STILE DI VITA EUROPEO: GLI ATTENTATI DI PARIGI
Dopo qualche anno, il terrorismo islamico torna a ruggire. Questa volta gli affiliati non si riconoscono più in Al Qaeda ma in una nuova sigla, l’Isis. Viene presa di mira la Francia ma cambia la strategia. Il 7 gennaio 2015 a Parigi i fratelli Kouachi, francesi di origine algerina, attaccano la redazione del settimanale satirico francese ‘Charlie Hebdo’ a Parigi, uccidendo 12 persone e ferendone altrettante. Il terrore continua e il giorno dopo un uomo legato ai Kouachi, il francese di origine maliana Amédy Coulibaly, uccide una poliziotta e si barrica con alcuni ostaggi all’interno di un supermercato kosher. Il bilancio finale, dopo l’intervento della polizia, è di 17 morti e 22 feriti.
Qualche mese dopo, il 13 novembre, Parigi conosce di nuovo la ferocia del terrorismo. Una serie di attentati, tra i quali quello al teatro Bataclan, uccidono 130 persone, molti ragazzi giovani. I terroristi vanno a punire con ferocia lo stile di vita dei francesi, trucidano persone innocenti a cena fuori, il sabato sera. I responsabili appartengono a una cellula franco-belga, di ragazzi giovani di seconda generazione. Tutti gli attentatori sono stati uccisi o arrestati.
IL BELGIO FINISCE NEL MIRINO DEL TERRORISMO ISLAMICO
Dopo qualche mese, è il Belgio e finire nel mirino dei terroristi. Il 22 marzo 2016 due bombe all’aeroporto di Zaventem a Bruxelles e alla stazione della metropolitana di Maelbeek fanno 32 morti e 340 feriti. L’Isis rivendica gli attentati. A compiere la strage una cellula legata a quella degli attentatori di Parigi, composta dai fratelli belgi di origine marocchina Ibrahim e Khalid El Bakhraoui, e da Najim Laachraoui. L’8 aprile viene arrestata la ‘mente’ del gruppo, Mohamed Abrini, anche lui belga di origini marocchine. Un’autobomba fa 22 vittime, tra cui molti bambini e giovanissimi, il 22 maggio 2017 a Manchester: viene preso di mira il concerto della pop star idolo dei teenager Ariana Grande all’interno della sala concerti Manchester Arena. Anche questa volta è l’Isis a rivendicare l’attentato.
CAMION SULLA FOLLA: IL NUOVO FOLLE FORMAT DEL TERRORISMO ISLAMICO
La Francia è nuovamente colpita dal terrorismo islamista nel 2016, il 14 luglio, a Nizza durante i festeggiamenti per la presa della Bastiglia. I terroristi inaugurano un nuovo format del terrore: un camion si getta sulla folla lungo la Promenade des Anglais e provoca la morte di 86 persone (tra cui 6 italiani) e il ferimento di altri 434. Alla guida c’era un tunisino residente in Francia Mohamed Lahouaiej Bouhalel, bloccato e ucciso dalla polizia. Ancora una volta è l’Isis a rivendicare l’attentato. Pochi mesi più tardi un tir si avventa sulla folla dei mercatini di Natale a Berlino. Il 19 dicembre 2016 muoiono 12 persone e 56 feriti restano ferite. Anche in questo caso è l’ISIS a rivendicare l’attentato.
Il 22 marzo 2017 a Londra Khalid Masood, 52enne nato in Inghilterra e abitante a Birmingham, falcia con un Suv diverse persone sul ponte di Westminster e aggredisce a morte con un coltello un poliziotto di guardia, prima di essere ucciso. Un gesto analogo viene compiuto il 7 aprile 2017 a Stoccolma un camion falcia 20 persone causando 5 morti e 15 feriti in pieno centro città. Il responsabile è un richiedente asilo uzbeko, la cui domanda era stata respinta, simpatizzante dell’Isis. Un camion si getta sulla folla anche sulle Ramblas di Barcellona il 17 agosto, mentre un’auto emula il gesto a Cambrils il 18 agosto 2017. In totale i morti saranno 15 morti e un centinaio di feriti. Gli attentatori, che preparavano un attacco alla Sagrada Familia, sono stati uccisi o arrestati.
IL LUPO SOLITARIO È LA NUOVA EVOLUZIONE DEL TERRORISMO ISLAMICO
Negli ultimi anni abbiamo visto affiancarsi ad attentati con un livello di organizzazione maggiore anche altri, a più bassa intensità e letalità, ma, forse, ancora più spaventosi. “Esiste soprattutto il problema dei lupi solitari che decidono di armarsi contro il mondo e magari fare del male, da soli, a qualcuno, non importa a chi, senza obiettivi prefissati e magari ai primi che incontrano per strada – ha detto il ministro della difesa Crosetto -. Questo tipo di terrorismo è alimentato dalla situazione internazionale”.
I LUPI SOLITARI CHE HANNO PORTATO IL TERRORE IN EUROPA
Sono stati tanti, troppi, i casi di singoli attentatori che, anche muniti solo di armi bianche, hanno ucciso civili inerti. Il 22 maggio 2013 a Londra due estremisti di Al Qaeda uccidono a colpi di machete un soldato di 24 anni reduce dell’Afghanistan, mentre 24 maggio 2014 a Bruxelles 4 persone sono uccise al Museo ebraico di Bruxelles per mano di Mehdi Nemmouche, 32enne francese di origini algerine legato all’Isis, armato di kalashnikov.
Il 14 febbraio del 2015 a Copenhagen, un 22enne palestinese-giordano nato in Danimarca e simpatizzante dell’Isis uccide il regista Finn Norgaard in un centro culturale dove si teneva un dibattito su Islam e libertà di espressione e un giovane della comunità ebraica che festeggia una bar mitzvah. Ancora in Francia, il 26 luglio 2016 a Rouen due uomini fanno irruzione durante la messa del mattino e prendono 5 ostaggi e sgozzano il sacerdote Jacques Hamel. Il 20 aprile 2017 a Parigi un uomo armato di kalashnikov uccide un poliziotto.
DOPO COPENHAGEN, DI NUOVO UK E FINLANDIA
Il 3 giugno dello stesso anno a Londra tre uomini (Khuram Butt, 27 anni, cittadino britannico di origine pachistana, Rachid Redouane, marocchino-libico e il 22enne italo-marocchino Youssef Zaghbaa) a bordo di un furgoncino prima investono i pedoni sul marciapiede del London Bridge e poi si lanciano, armati di coltello, sulla folla. Il bilancio finale è di otto vittime. Ancora a Londra il 19 giugno un camion piomba su un gruppo di fedeli musulmani causando una vittima e 10 feriti.
A Turku, in Finlandia, il 18 agosto 2017 un uomo armato di coltello, marocchino di 18 anni, colpisce alla cieca i passanti nella zona centrale del mercato, causando 2 morti e 8 feriti. Il 23 marzo 2018 a Trèbes in Francia Redouane Lakdim, marocchino di 25 anni, prende in ostaggio alcune persone all’interno di un supermercato e ne uccide tre. Il 12 maggio 2018 ancora a Parigi il 21enne, Khamzat Azimov, accoltella cinque passanti e ne uccide uno nel quartiere Opéra di Parigi, gridando “Allah Akhbar”.
L’UCCISIONE DEI DUE TURISTI SVEDESI
Ed è ancora lunga la lista degli attentati da lupi solitari. Liegi ,dove il 29 maggio 2018 Benjamin Herman, belga, uccide due poliziotte e uno studente. Schiedam, in Olanda, dove il 30 maggio 2018 a Flensburg un uomo ha ferito gravemente due persone con un coltello su un treno Intercity. Strasburgo, dove il 12 dicembre 2018 Cherif Chekatt ha ucciso 5 persone ai mercatini di Natale. A Londra, tra le capitali più volta colpite dagli attentatori, il 29 novembre 2019 un lupo solitario con un coltello uccide due persone e ne ferisce otto.
Il 2 novembre del 2020 a Vienna un uomo apre il fuoco con un fucile d’assalto nel centro storico della città causando quattro vittime. Nel 2021 a Nantes una poliziotta è uccisa da un uomo, fondamentalista islamico. Il 10 novembre del 2022 un cittadino belga-marocchino uccide un poliziotto mentre grida «Allah Akhbar» e infine, l’ultimo caso, un uomo di origini tunisine ha ucciso due tifosi svedesi a colpi di Kalashnikov nel tardo pomeriggio del 16 ottobre 2023 in Place Sainctelette.