Il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeo ha spiazzato il mondo con la decisione, poi ritrattata, di…
Ucraina, chi è la vicepremier Iryna Vereshchuk
In Parlamento dal 2019, avvocato e ufficiale dell’esercito, proviene dal medesimo partito di Zelensky. Anche Iryna Vereshchuk usa i social con costanza per tenere i contatti con la popolazione
Molti commentatori italiani hanno detto spesso, erroneamente, che il conflitto tra Russia e Ucraina è esclusivamente maschile, in quanto non comparirebbero donne in prima linea. Non è del tutto vero, perché sebbene Volodymyr Zelensky sia una figura così ingombrante da riuscire a contrapporsi, da solo, a Vladimir Putin e ad aver adombrato tutte le altre prime linee ucraine, c’è una donna che sta spendendo tutta se stessa per tenere il morale alto al Paese e mantenere strette le relazioni con l’Occidente: Iryna Vereshchuk.
Avvocato, molto giovane nonostante i tanti ruoli ricoperti – è nata il 30 novembre 1979 a Rava-Ruska, nell’oblast’ di Leopoli, paesino di cui è stata anche sindaca – Iryna Vereshchuk è stata nominata vice primo ministro dell’Ucraina e ministra con deleghe per la reintegrazione dei territori ucraini temporaneamente occupati lo scorso 4 novembre. Carica che la rende uno dei bersagli di spicco per i russi, anche perché Iryna Vereshchuk, al pari di Volodymyr Zelensky, dall’inizio del conflitto comunica quotidianamente con dirette social (pure lei ha abbandonato gli abiti civili a favore delle mimetiche) per tenere alto il morale della sua gente. Mentre il Presidente dell’Ucraina è solito fare appelli internazionali, lei si sofferma più sullo stato delle città assediate, la situazione dei corridoi umanitari e fa il bollettino dei civili uccisi dal conflitto. Non disdegna, comunque, richiami alla Nato e a Bruxelles e invettive contro la politica imperialista di Putin.
Per uno strano caso del destino, anche se non fosse stata nominata vicepremier appena cinque mesi fa, sarebbe potuta comunque essere in prima linea in questo conflitto: nel 2020 aveva infatti preso parte alle amministrative con Servant of the People per diventare sindaca di Kiev, arrivando però quinta.
Leggi anche: Mateusz Morawiecki, Petr Fiala e Janez Jansa: chi sono i leader europei a Kiev
Iryna Vereshchuk ha studiato all’Istituto militare del Politecnico di Lviv, specializzandosi in “Informazione internazionale”, quindi una seconda laurea, in Giurisprudenza, all’Università nazionale di Leopoli Ivan Franko con specializzazione in “Amministrazione pubblica” all’Istituto regionale di Leopoli dell’Accademia nazionale per amministratori statali, quindi ha ottenuto l’abilitazione forense, ma prima ha prestato servizio per 5 anni come ufficiale delle Forze armate ucraine.
Tra il 2007 e il 2008 è stata avvocato al Consiglio comunale di Rava-Ruska. Nel 2010 è stata vicepresidente dell’amministrazione regionale di Zhovkva. Poi per 5 anni, fino al 2015, ha amministrato la piccola cittadina di Rava-Ruska, il suo paese natale di circa 9mila abitanti: secondo i media ucraini, è stata la più giovane sindaco donna nel Paese. Entrata nella Verchovna Rada, il Parlamento dell’Ucraina, nel 2019, nello stesso partito di Zelensky, è stata membro della Commissione Sicurezza nazionale, difesa e intelligence e ha presieduto la Sottocommissione Sicurezza e difesa dello Stato.
Ospite della trasmissione TV di La7 Otto e Mezzo, ha dichiarato: “La neutralità dell’Ucraina è scritta nella nostra dichiarazione di indipendenza, ma nel 2003 non ci ha aiutato quando Putin ha cercato di annettere una parte del nostro territorio e nel 2014 dove é riuscito ad annettere la Crimea”. Quindi ha rincarato: “Il popolo ucraino non accetterà l’occupazione russa della Crimea e del Donbass, non sono condizioni accettabili perché il Presidente Zelensky non potrebbe spiegare il perché di decine di migliaia di persone sono morte dal 2014, oltre 15 mila persone. Dobbiamo partire dal cessate il fuoco e dalla creazione di corridoi umanitari per i civili per farli uscire dalle città, dove donne, bambini e anziani stanno al freddo, al buio. Putin attacca i civili perché non può vincere contro il nostro esercito e attacca così i civili”.