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Ucraina, Israele e Taiwan: ecco cosa ha deciso la Camera Usa

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La Camera Usa approva gli aiuti per 60 miliardi all’Ucraina. Supporto pure a Israele

Lo stallo durava da mesi. Ci sono volute le bandierine dell’Ucraina sventolate in aula da vari deputati dei Democristiani a convincere la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ad approvare con una maggioranza bipartisan i disegni di legge sugli aiuti a Kiev, Israele e Taiwan per un totale di 95 miliardi di dollari.

COSA PREVEDE LA LEGGE PER KIEV

La legge per Kiev (311 sì, 112 no tutti repubblicani) prevede 60 miliardi, di cui 23 resteranno in Usa per riapprovvigionare gli arsenali Usa, mentre 7,8 miliardi di aiuto finanziario diretto al bilancio ucraino saranno sotto forma di un prestito che potrà essere cancellato dal presidente, dopo le elezioni del 5 novembre: una concessione in omaggio a Donald Trump, che se tornerà alla Casa Bianca potrà esigere la restituzione della somma.

Previsto anche l’obbligo per il presidente di trasferire immediatamente i missili Atacms a lungo raggio all’Ucraina, salvo rischi agli interessi nazionali americani. Il Pentagono ha fatto sapere di essere pronto a mandare la prima fornitura bellica nel giro di pochi giorni, dopo l’approvazione del Senato (attesa martedì prossimo) e l’immediata firma di Biden: già la prossima settimana Kiev potrebbe avere nuovi pezzi di artiglieria, comprese le munizioni da 155 mm, e sistemi di difesa aerea, come i Patriot.

LA LEGGE PER ISRAELE

La legge per Israele (366 sì e 58 no, di cui 37 dem e 21 Gop) stanzia 26 miliardi, in gran parte destinati a rifornire gli arsenali dell’alleato. Nove però sono per gli aiuti a Gaza e dove ci sono altri conflitti: un modo per superare le riserve dei dem progressisti, preoccupati per la crescente catastrofe umanitaria nella Striscia. Israele è comunque soddisfatta perché gli aiuti militari statunitensi “inviano un forte messaggio ai nostri nemici”. “Difendono la civiltà occidentale”, ha detto il premier Benyamin Netanyahu.

In un terzo provvedimento (il più votato, con 385 sì e 34 no tutti repubblicani) ci sono 8,1 miliardi per l’Indo-Pacifico (con Taiwan nella parte del leone) in chiave anti Cina.

TUTTI GLI ALTRI PROVVEDIMENTIM DA TIKTOK AGLI ASSET RUSSI

La Camera ha approvato anche misure per il bando di Tiktok (360 sì e 58 no) qualora non venisse ceduta, provocando la reazione dell’app cinese che grida alla violazione della libertà di espressione.

E via libera all’uso degli asset russi congelati in Usa a favore della ricostruzione dell’Ucraina, un passo che sta discutendo anche il G7. Un ultimo provvedimento per una stretta sull’immigrazione non è passato perché richiedeva i due terzi dei voti.

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