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Ue, il green pass e quel pedaggio del tampone (a pagamento)

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Scontro tra Parlamento europeo e i 27 Paesi dell’Ue che non vogliono sobbarcarsi il costo del tampone per rilasciare il green pass: l’opzione mediana potrebbe essere un prezzo calmierato almeno per l’estate

Tutti felici per l’arrivo del green pass, il passaporto digitale che consentirà ai cittadini del Vecchio continente di tornare a muoversi tra i 27 Paesi membri dell’unione, salvando il turismo nelle nazioni dell’area mediterranea, ma resta un problema da risolvere: chi pagherà i tamponi necessari a ottenerlo? Chi ha sconfitto il Covid e chi è stato vaccinato potranno viaggiare senza problemi, ma chi non rientra in nessuna categoria dovrà invece fare un tampone per avere in cambio un green pass temporaneo: se il costo dell’esame ricadesse sull’utente, però, si creerebbe una notevole disparità tra categorie di viaggiatori.

È per questo, infatti, che il Parlamento europeo ha già detto che il tampone per il green pass dovrebbe essere a carico dello Stato. O meglio, dell’Ue. Di tutt’altro avviso, però, il Consiglio, l’istituzione che riunisce gli Stati membri dell’Unione Europea, che ha risposto all’assemblea facendo sapere che non ritiene possibile imporre la gratuità dei test necessari ad ottenere il Green Pass, o Green Digital Certificate, per chi non è stato vaccinato o non è guarito dalla Covid-19.

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I test Covid gratis, ha detto in conferenza stampa a Bruxelles la sottosegretaria agli Affari Europei del Portogallo Ana Paula Zacarias, per la presidenza del Consiglio Ue, sono «molto importanti per il Parlamento Europeo. Dovremo arrivare ad un’intesa a un certo punto, quando questa materia arriverà sul tavolo». «Vedremo – ha aggiunto Zacarias – che cosa si può fare per far sì che i test abbiano un prezzo accessibile. È molto difficile: non possiamo imporre un prezzo per i test nell’Ue, c’è il libero mercato. Possiamo solo tentare di vedere se è possibile abbassare i prezzi dei test». In ogni caso, ha concluso, durante il primo confronto tra i Ventisette e le istituzioni sul Green pass «le cose sono andate molto bene e c’è la consapevolezza del fatto che i negoziati devono essere conclusi il prima possibile».

 

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