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Vaccino, quanto mi costi? Partita la corsa mondiale

Vaccini Riservisti Big Pharma

I Paesi del Golfo sospettati di acquistare le scorte Pfizer destinate al Vecchio continente mentre il Sudafrica pronta a sborsare più del doppio per il vaccino Oxford AstraZeneca

Nonostante le raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della Sanità, che aveva insistito sulla necessità di permettere a tutti i Paesi, anche a quelli fragili, di arrivare ai vaccini, evitando di inscenare una guerra all’ultima fialetta che facesse andare in orbita i prezzi degli antidoti, il rischio terza ondata e i nuovi rallentamenti nelle consegne del prodotto Pfizer hanno spinto molte nazioni a offrire alle case farmaceutiche molto più del “prezzo di mercato”. Per esempio, proprio la riduzione delle scorte già assegnate per contratto all’Europa del vaccino Pfizer – BioNTech potrebbe dipendere dalla decisione dell’azienda di favorire i danarosi Paesi del Golfo, che starebbero pagando le preziose fialette con mazzi di fruscianti petroldollari. E non sarebbe un caso isolato.

LA CORSA AL VACCINO ITALO-INGLESE DEL SUDAFRICA

L’Italia per esempio attende spasmodicamente il vaccin Oxford-AstraZeneca per due motivi: in primis perché è quello su cui aveva puntato, concludendo un grosso accordo di distribuzione e in secundis perché la riduzione delle consegne Pfizer costringerà il nostro Paese a rivolgersi necessariamente ad altri prodotti. Ma mentre si attende l’ok dell’Agenzia europea del Farmaco si apprende pure che il Sudafrica arriverà a sborsare un prezzo 2,5 volte superiore rispetto alla maggior parte dei Paesi europei.

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Lo ha riferito il ministero della salute a Johannesburg. Il Sudafrica, a oggi il Paese del continente africano più colpito dal Coronavirus (ma c’è chi dice che sia anche il solo a effettuare un serio screening sui propri abitanti, quindi semplicemente altrove non si avrebbe affatto idea del numero dei casi in circolazione), ha ordinato almeno 1,5 milioni dosi di vaccino dal Serum Institute of India per gennaio e febbraio. Dosi che costerebbero 5,25 dollari (4,32 euro) ciascuna, quasi 2,5 volte l’importo pagato dalla maggior parte dei paesi europei, come affermato da un alto funzionario sanitario. I membri dell’Unione Europea pagheranno invece 1,78 euro (2,16 dollari) per le dosi di AstraZeneca, secondo le informazioni trapelate da un ministro belga su Twitter il mese scorso.

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Intanto il vaccino AstraZeneca è arrivato anche in Brasile: Jair Bolsonaro, dopo aver fatto saltare l’accordo miliardario con la statunitense Pfizer, si è rivolto al prodotto Oxford/AstraZeneca, ma non è stato chiarito il lato economico del contratto. Alcuni malignano che sia venduto a prezzo di favore dato che proprio in Brasile sono avvenute le sperimentazioni. I vaccini AstraZeneca, prodotti nel laboratorio indiano Serum, sarebbero dovuti arrivare in Brasile la scorsa settimana, per l’avvio dell’immunizzazione a livello nazionale, iniziata lunedì scorso in 26 Stati con il solo vaccino cinese, CoronaVac. «Il nostro governo sta andando molto bene, la nostra politica estera è eccezionale, non sono mai stato accolto così bene come nei viaggi all’estero che ho fatto negli ultimi due anni», ha affermato il capo dello Stato.

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