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Bossi, Cerroni, Bossio: chi entra e chi esce dal Parlamento
Caos degli eletti in Parlamento: il “Rosatellum” rende complessi i calcoli e l’attribuzione dei seggi. Chi entra e chi esce dal Parlamento?
L’ultimo aggiornamento degli eletti che andranno a comporre il nostro Parlamento risale al 28 settembre. Questo perché i calcoli imposti dalla legge elettorale, cosiddetta Rosatellum, sono particolarmente complessi, in particolare nella ripartizione dei voti raccolti dai partiti o dalle coalizioni non elette. Andiamo a vedere cosa sta succedendo.
Bossi ripescato in Parlamento
Il caso più eclatante è stato quello dell’onorevole Umberto Bossi. I primi conteggi avevano cacciato il “senatur” dal perimetro parlamentare scatenando le ire dei leghisti già arrabbiati con Matteo Salvini per il magro risultato elettorale. Successivamente il Viminale ha ricontato i voti e ha riammesso il decano della Lega. “Quante parole al vento“, ha commentato poi Matteo Salvini. Destino simile per il tesoriere della Lega Giulio Centemero, inizialmente fuori e poi ripescato. “Il ministero dell’Interno nell’attribuzione provvisoria dei seggi dei collegi plurinominali ha preso un granchio clamoroso”, ha detto il vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli. In Piemonte, invece, l’astigiano Paolo Romano (Verdi-Si), ex pentastellato, cede il posto ad Antonino Iaria (M5S), assessore all’Urbanistica della giunta Appendino a Torino.
Caso Cerroni: il Molise unica regione ad aver eletto solo parlamentari di centrodestra
Se Umberto Bossi ha ricevuto una bella notizia, la deputata del PD Caterina Cerroni ne ha ricevuta una cattiva. La giovane, una dei capilista dem under 35, ha visto sfumare la sua elezione nel collegio plurinominale del Molise. Al suo posto va in Parlamento Elisabetta Lancellotta di Fratelli d’Italia. Ma cosa è successo? Anche in questo caso sono stati aggiornati i dati del Viminale e il PD ha perso un eletto, come accaduto cinque anni fa quando a perdere il seggio è stata Micaela Fanelli. Stando a questi risultati il Molise è l’unica regione italiana ad aver eletto soltanto parlamentari di centrodestra.
Calabria: un solo eletto in Parlamento per il PD
Il quadro degli eletti in Parlamento cambia anche il Calabria. Un iter simile a quello della Cerroni è capitato alla dem Enza Bruno Bossio, alla Camera dal 2013. Al suo posto ci sarà il pentastellato uscente Riccardo Tucci, eletto nel collegio plurinominale Camera in Calabria, andrà a Roma insieme a Federico Cafiero de Raho e Vittoria Baldino. Per il M5S dovrebbe scattare anche un altro seggio, quello di Elisa Scutella la deputata M5s che nel collegio di Catanzaro è arrivata seconda dietro a Wanda Ferro di Fdi, con il 28,49%. Nel Partito Democratico, invece, i deputati da due passano a uno: l’unico eletto è Nicola Stumpo, in quota Articolo 1. Invece in Puglia è stato eletto un altro parlamentare di centrodestra nel tarantino: è Vito De Palma, di Forza Italia, consigliere regionale della Puglia e già sindaco di Ginosa.
In Toscana perde il seggio Lucia Annibali (Azione Italia Viva)
A essere interessato dai ricalcoli degli eletti in Parlamento anche il Terzo Polo di Renzi e Calenda. Perde il seggio del collegio plurinominale Lucia Annibali, candidata per Azione-Italia viva e inizialmente risultata eletta. Al suo posto in Parlamento ci va il candidato Pd Marco Simiani. “Purtroppo è andata così”, ha commentato la deputata uscente. Nel Lazio, insieme a Zingaretti, sarà eletta per il PD anche Marianna Madia e Andrea Casu. Incertezza anche in Umbria dove risultano eletti Emma Pavanelli (M5S), Emanuele Prisco (FdI), Anna Ascani (Pd) e Catia Polidori (FI) mentre inizialmente erano indicati due deputati per FdI, Prisco e Chiara La Porta, e altrettanti per il Pd, Ascani e Pierluigi Spinelli.
Le rimostranze di +Europa per le incertezze degli eletti in Parlamento
A farsi sentire in merito a tutta questa incertezza nell’attribuzione dei seggi è +Europa, la formazione che ha visto la sua leader Emma Bonino restare incredibilmente fuori dal Parlamento. “Un balletto che conferma le nostre riserve e le nostre perplessità su quanto sta avvenendo attorno al conteggio dei voti – dice il coordinatore +Eu Giordano Masini -. Sembra che tutto ruoti attorno ai dati del Viminale diffusi sul sito Eligendo, ma si tratta di dati provvisori e ufficiosi”.