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Cosa farà Claudio Velardi nella Utopia di Zurlo e Di Giovanni

Utopia
Claudio Velardi fa ingresso nel team di UTOPIA, società di public affair di Roma. Prima occasione pubblica la presentazione del libro “La Rivoluzione può attendere” ed il party che ha visto la partecipazione di parlamentari dei diversi schieramenti, manager e giornalisti

Claudio Velardi, già anima della società di pubbliche relazioni “Reti”, entra nel team di UTOPIA, firm romana di Public Affair animata da Giampiero Zurlo ed Ernesto Di Giovanni. Ad ufficializzare la collaborazione è stato proprio Zurlo, che di UTOPIA è presidente.

Claudio Velardi, assessore a Napoli con la giunta di Antonio Bassolino negli Anni ’90 ed in seguito a Palazzo Chigi con l’allora premier Massimo D’Alema, si occuperà di nuovi progetti nell’ambito dell’advocacy e del lobbying.

Prima occasione pubblica per Velardi nella sua nuova vesta è stata la presentazione del libro “La Rivoluzione può attendere”di Patrizio Perlini (partner di Utopia) e Alberto De Sanctis,  seguita da un party che ha visto la presenza di parlamentari di tutti gli schieramenti, manager e giornalisti.

“LA RIVOLUZIONE PUÒ ATTENDERE”

Il volume, seguito de “La Tempesta Perfetta”, accompagna il lettore lungo i mesi terminali della prima esperienza di governo “Populista” nella storia della Repubblica. Fino alla sorprendente staffetta estiva a Palazzo Chigi fra Lega e Pd e la conseguente svolta europeista del settembre 2019.

“L’insieme dei report dell’ultimo anno ci hanno dato la possibilità di far nascere la seconda edizione di questa collana nella quale raccontiamo gli accadimenti politici e istituzionali più importanti, dal fallimento dell’alleanza M5S-Lega alla nascita del governo Conte 2″. Ha dichiarato Giampiero Zurlo, presidente e ad di Utopia. Il libro è cura di Patrizio Perlini e Alberto de Sanctis, con la prefazione del ministro per gli Affari Europei, Vincenzo Amendola.

In occasione della presentazione del libro, avvenuta a Roma, Utopia ha ospitato due dibattiti, moderati dalla giornalista Alessandra Sardoni del TgLa7. Il primo “Interessi e politica: nodi da sciogliere per il futuro della democrazia italiana” con Marco Travaglio (Il Fatto quotidiano) e Mattia Feltri (La stampa).

I due giornalisti si sono confrontati sul tema che caratterizza da anni il dibattito politico: ritornare al finanziamento pubblico o considerare i contributi privati, trasparenti e certificati, sempre legittimi?

L’ANNO CHE VERRÀ: ITALIA 2020

Il secondo dibattito dal titolo “L’anno che verrà: Italia 2020” ha visto protagoniste il Viceministro dell’economia e delle finanze Laura Castelli e la capogruppo di Italia Viva alla Camera Maria Elena Boschi, confrontatesi sulle nuove sfide politiche, economiche e sociali che attendono il nostro Paese.

“Il 2019 non è stato un anno bellissimo ma è finito meglio di come era iniziato. Un risultato importante è stato quello di evitare l’aumento dell’Iva e quindi neutralizzare 23 miliardi di clausole di salvaguardia ereditate dal precedente governo”. Ha precisato l’onorevole Boschi che ha poi puntualizzato: “Con Italia Viva abbiamo proposto il piano Italia choc per sbloccare 120 miliardi di opere pubbliche ferme, per far crescere posti di lavoro, mettere in sicurezza il territorio, per avere nuove infrastrutture e far crescere il Pil del nostro Paese”.

“Il 2020 sarà sicuramente faticoso” ha dichiarato la viceministro Castelli  “con una manovra che si è appena conclusa, che mette le basi di una serie di politiche per le famiglie, per la disabilità, che ha molti progetti in cantiere, molta politica industriale, le partecipate di stato”. “Sono tanti i fascicoli aperti sui quali stiamo lavorando, con molto impegno”.

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