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Covid, quali regioni e settori in mano alle mafie nella crisi

Infiltrazioni Criminali

Aumentano le segnalazioni per operazioni sospette collegate a infiltrazioni criminali. Quali sono i settori e le regioni più a rischio secondo il report del Viminale?

Il Covid ha aggravato e continua ad aggravare la piaga delle infiltrazioni criminali nell’economia italiana e il ministero dell’Interno prosegue con il monitoraggio delle azioni sospette nelle regioni e nei settori considerati più sensibili: “Il Viminale sta lavorando da più di un anno per rafforzare il cordone di sicurezza intorno alle aziende e alle attività economiche che, proprio in questa fase di riaperture ma anche di persistente vulnerabilità finanziaria dovuta a una crisi senza precedenti, sono insidiate su più fronti dalla strategia di espansione delle mafie”.

Lo ha detto la ministra Luciana Lamorgese commentando i dati del quinto report diffuso dall’Organismo permanente di monitoraggio ed analisi sul rischio di infiltrazioni nell’economia da parte della criminalità di tipo mafioso del Viminale.

IL CAMPANELLO D’ALLARME

Dal report è emerso un incremento del 7% delle segnalazioni per operazioni sospette analizzate nel 2020 e un aumento del 9,7% del numero delle società colpite dai provvedimenti interdittivi antimafia nel periodo Covid rispetto all’anno precedente. È aumentato anche il numero delle società interdette che hanno registrato variazioni societarie (+47%).

Fonte: Ministero dell’Interno

In una nota si legge che sono state analizzate le variazioni societarie intervenute nel periodo della pandemia come il turn-over di cariche a livello aziendale, il turn-over di partecipazioni, i trasferimenti di quote, i trasferimenti di aziende, i trasferimenti di sede, le variazioni di natura giuridica e/o del capitale sociale, registrati in Italia da marzo 2020 a febbraio 2021 (confrontate con quelle dell’anno prima), lette come “possibile campanello d’allarme per ulteriori approfondimenti investigativi”.

I SETTORI PIÙ COLPITI

Il report mette la lente d’ingrandimento sia sui settori economici da sempre d’interesse delle mafie che sulle nuove aree connesse alle filiere produttive o ai servizi legati alla pandemia, la cosiddetta ‘Covid economy’. I settori più interessati dalle variazioni societarie sono rappresentati da quello immobiliare e da quello del commercio all’ingrosso.

Fonte: Ministero dell’Interno

LE REGIONI PIÙ COLPITE

Le regioni dove si è registrato, in valore assoluto, il numero maggiore delle variazioni societarie sono la Lombardia, il Lazio, la Campania, il Veneto, e l’Emilia-Romagna. “Tale evidenza – si legge nell’analisi – conferma come le variazioni societarie costituiscano uno strumento di cui le organizzazioni criminali spesso si avvalgono al fine di inquinare il tessuto economico produttivo”.

Fonte: Ministero dell’Interno

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