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Green pass per andare al lavoro: italiani favorevoli o contrari?

Trentino Super Green Pass LAVORO Ufficio Mense Sicilia

Al momento l’obbligo di green pass per andare al lavoro non ha dato una accelerazione alle vaccinazioni. In compenso ha diviso gli italiani, anche se i due terzi approvano la misura

Tra meno di 48 ore il mondo del lavoro cambierà radicalmente. Purtroppo non in termini occupazionali. Semplicemente, per accedere negli uffici, nelle fabbriche e perfino negli studi professionali, dipendenti pubblici e privati dovranno esibire il certificato di presunta immunità, ottenibile dopo il vaccino o un tampone. Tutto questo almeno fino a fine anno, dopodiché se i numeri della pandemia ci assisteranno, il governo potrebbe decidere di alleggerire le disposizioni.

Come ha fatto notare Fondazione Gimbe, dopo l’iniziale corsa ai vaccini di questa estate per partire per le vacanze o per avere accesso ai luoghi della movida, che ha riguardato soprattutto i più giovani, chi era scettico è rimasto scettico e nemmeno l’obbligo di Green Pass sui luoghi di lavoro ha smosso i renitenti alla vaccinazione. Al momento, perciò, otto milioni e mezzo di italiani over 12, di cui 4-5 milioni di persone in età lavorativa, non ha ancora visto l’ago della prima iniezione.

green pass lavoro

La misura del Green Pass al lavoro, insomma, sulle prime sembra fallita almeno per ciò che riguarda la sua principale finalità, ovvero spingere le vaccinazioni e recuperare quella fascia della popolazione che ancora sfuggiva alle maglie del generale Francesco Paolo Figliuolo. Ma cosa ne pensano, invece, gli italiani?

Il decreto del Governo sul Green pass – rivela l’ultimo sondaggio SWG – viene «approvato» da due terzi degli italiani e ad essere favorevole è anche la stessa quota di lavoratori. “E’ visibile – rilevano i sondaggisti – la netta spaccatura su questo tema tra chi si è vaccinato e chi invece non intende farlo”. Tuttavia, una parte di coloro che sono favorevoli all’obbligo della certificazione verde ritiene comprensibili le manifestazioni di protesta di chi si oppone.

Le ragioni della contrarietà si concentrano prevalentemente su due punti: l’insofferenza per imposizioni nell’ambito sanitario, ovvero vaccini e tamponi, e l’idea che l’obbligo del Green pass discrimini ingiustamente i lavoratori non vaccinati. Le opinioni sulla sicurezza dei vaccini anti-Covid, come prevedibile, sono diametralmente opposte tra i vaccinati e i no vax. Ma non completamente: un quarto di chi si è sottoposto al vaccino lo ha fatto pur nutrendo dubbi sull’assenza di rischi e il 10% di chi non intende vaccinarsi confida nella sicurezza della profilassi, ma non la usa per altri motivi.

 

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