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L’allarme del GIMBE: troppi lavoratori senza vaccino, tamponi insufficienti

Lavoratori Vaccino

L’analisi del numero 1 della Fondazione: “Quattro o cinque milioni di lavoratori senza la prima dose di vaccino, servirebbero 15 milioni di tamponi che non abbiamo”

L’obbligatorietà di green pass per accedere ai luoghi di lavoro, dalle fabbriche agli uffici professionali, fino ad arrivare alle case per le attività di colf e badanti, non sembra aver dato l’impulso sperato alle vaccinazioni. Lo dicono i dati del dicastero della Salute. Lo certifica il Gimbe. “L’obbligo di green pass per tutti i lavoratori finora ha prodotto un effetto modesto sulle vaccinazioni. Abbiamo 8,4 milioni di italiani over 12 che non hanno fatto nemmeno una dose, tra questi ci sono 4-5 milioni in età lavorativa”, ha sottolineato Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione,  intervenendo a Radio Cusano Campus.

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Cosa significa questo? Che dopo la corsa ai vaccini per partire per le vacanze o per avere accesso ai luoghi della movida, che ha riguardato soprattutto i più giovani, chi era scettico è rimasto scettico e nemmeno l’obbligo di Green Pass sui luoghi di lavoro ha smosso i renitenti alla vaccinazione. E sono un esercito considerevole di circa otto milioni e mezzo di italiani. Di per sé questo non è un problema, almeno sulla carta: i lavoratori per essere in regola non devono aver fatto il vaccino, basta il tampone. Ma con 4-5 milioni di persone che ogni 48 / 72 ore dovranno farlo, ci sono abbastanza tamponi?

Per il Gimbe no. “Se questi 4-5 milioni di lavoratori non si vaccineranno in questa settimana bisognerebbe fare 12-15 milioni di tamponi a settimana e questo non sarebbe proprio fattibile perché non abbiamo questa capacità produttiva. La soluzione è che questi 4-5 milioni di lavoratori si vada a vaccinare oppure bisognerà andare verso un obbligo vaccinale”.

 

 

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