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Quante sono (e chi sono) le poche donne candidate alle amministrative

Amministrative Sicilia

Ancora una volta i partiti tradizionali schierano poche donne candidate, ma la situazione migliora leggermente rispetto alle passate Amministrative

Non sono amministrative per donne. Il mondo della politica continua infatti a faticare ad aprirsi all’universo femminile. Su una  sessantina di candidati sindaco nelle 26 città capoluogo di provincia (tra cui quattro capoluoghi di Regione: Genova, L’Aquila, Catanzaro, Palermo) risultano appena quindici le donne candidate dai maggiori partiti. Del resto, secondo un report del 2019 dell’Anci, l’Associazione dei comuni italiani, le donne sindache sono 1.065, il 13% circa dei 7.904 Comuni.

ALLE AMMINISTRATIVE 2021 PERSINO MENO CANDIDATE

La situazione, benché plumbea, rappresenta comunque un netto miglioramento rispetto alle amministrative 2021, quando le candidate donne risultarono ancora meno e nel PD, che non presentò alcuna candidatura ‘rosa’ il segretario Enrico Letta fu travolto da una polemica sulla rappresentanza di genere. Su 6 capoluoghi di Regione che andarono al voto nel ’21 le donne furono sono appena 18 su 73 candidati, mentre allargando lo zoom ai capoluoghi di Provincia, erano 30 su 162. In quella data il più attento, per così dire visti i numeri, alla rappresentanza femminile risultò il M5S con 7 donne, tre nelle principali piazze: Valentina Sganga a Torino, Virginia Raggi a Roma e Layla Pavone a Milano.

LA MAPPA DELLE DONNE CANDIDATE DELLE AMMINISTRATIVE 2022

Quanto alla competizione politica di quest’anno, fa eccezione Piacenza, dove la partita potrebbe essere tutta al femminile: la sindaca uscente di centrodestra, Patrizia Barbieri, è stata sfidata da Katia Tarasconi. I 5 Stelle come sappiamo hanno presentato pochissime liste, dunque sono proporzionalmente calate le quote rosa: Silvia Cina a Cuneo; Maria Angela Carone a Barletta. Il PD, memore del brutto scivolone delle passate Comunali, schiera nove candidate: la più nota è senz’altro Stefania Pezzopane a L’Aquila;  mentre procedendo dal Nord Ovest, troviamo Patrizia Manasseno a Cuneo; Piera Sommovigo a La Spezia; Barbara Minghetti a Como, Luisa Fasiolo a Gorizia per poi scendere verso l’Italia centrale con Federica Fratoni a Pistoia e infine Santa Scommegna a Barletta. Restando in Meridione, a Viterbo e a Catanzaro, Fratelli d’Italia schiera rispettivamente Laura Allegrini – che dovrà vedersela contro la candidata sindaca del centrosinistra Alessandra Troncarelli – e  Wanda Ferro. Sempre nel campo del centrodestra, a Lodi ci riprova la sindaca leghista uscente Sara Casanova.

Se i partiti tradizionali non si dimostrano troppo attenti alla parità di genere, le civiche presentano diverse donne candidate in più. Ne citiamo alcune: Adria Bartolich, ex deputata e sindacalista, partecipa alla sfida di Como, Lucia Olivotto a Belluno. A Genova corrono Antonella Marras per Sinistra insieme e Cinzia Ronzitti per il Partito comunista dei lavoratori; a Palermo l’eurodeputata (ex Lega) Francesca Donato, vicina all’ex pm Ingroia e la civica Rita Barbera, direttrice delle carceri Ucciardone e Pagliarelli.

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