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Quanto dura l’immunità dopo aver avuto il Covid?

Immunità Covid

Brutte notizie: “L’immunità – dopo aver avuto il Covid – è relativamente di breve durata, e bisognerebbe vaccinarsi anche se si è presa l’infezione”

Si fa un gran parlare sulla durata della protezione offerta dai vaccini, essenziale per comprendere se, ma più probabilmente quando, occorra fare una terza dose: bisogna però anche chiarire quanto duri l’immunità dopo aver avuto il Covid, chiarito ormai che anche chi lo ha già contratto potrà riprenderlo ancora.

Chi si è ammalato di Covid ha una protezione contro il rischio di infettarsi nuovamente che può arrivare quasi fino a 2 anni, a meno di non prendere precauzioni come vaccinarsi e indossare la mascherina. Lo indicano i modelli bioinformatici, basati sulla relazione genetica tra il virus SarsCov2 e altri coronavirus, pubblicati dall’università di Yale sulla rivista Nature.

Per stimare la durata dell’immunità da Covid, gli studiosi guidati da Jeffrey Townsend hanno voluto capire come i livelli di anticorpi da una precedente infezione influiscono sul rischio di re-infettarsi. I dati di un altro studio gli hanno permesso di tracciare questo effetto negli anni sui coronavirus ’endemici’ del raffreddore ’endemici’, visto che il SarsCov2 è troppo nuovo per avere dati di lunga durata.

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Per colmare questa lacuna gli studiosi hanno allora combinato i dati genetici del SarsCov2, con quelli di tre coronavirus endemici e di altri collegati alla famiglia SARS-CoV e MERS-CoV, per costruire un albero genealogico virale e modellare la sua evoluzione nel tempo. I risultati ottenuti suggeriscono che il rischio medio di re-infezione aumenti di circa il 5% quattro mesi dopo l’infezione iniziale, fino al 50% 17 mesi dopo.

Complessivamente la protezione naturale sembra durare meno della metà di quanto avviene con i tre coronavirus del raffreddore. Lo studio avverte che ci si può ricontagiare nel giro di pochi mesi se non si è vaccinati. “L’immunità è relativamente di breve durata, e bisognerebbe vaccinarsi anche se si è presa l’infezione”, precisa Townsend. Tuttavia molti aspetti rimangono da chiarire, come la probabile gravità della malattia in caso di re-infezione. Sarah Cobey, biologa evoluzionista dell’università di Chicago, invita alla cautela sui risultati di questo studio, basato sulle somiglianze genetiche tra i virus per fare previsioni del genere: “Nessuno si aspetterebbe un’immunità che duri così a lungo con un virus che sta evolvendo per sfuggire all’immunità”.

 

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