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Scostamento di bilancio: cosa è e cosa ne pensano i diversi leader

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L’aumento del costo dei beni energetici fa pensare a un nuovo scostamento di bilancio. Cosa è e cosa ne pensano Meloni, Conte e Salvini

È sempre più difficile per famiglie e imprese far fronte alle spese di gas e energia elettrica, per questo Governo e Parlamento stanno lavorando per mitigare gli effetti sui consumatori.

COS’È LO SCOSTAMENTO DI BILANCIO

Lo scostamento di bilancio, o meglio lo scostamento dal pareggio di bilancio, è una misura “eccezionale” di finanziamento della spesa pubblica normato dall’articolo 81 della Costituzione. Il Governo chiede al Parlamento l’autorizzazione ad aumentare il deficit rispetto a quanto stato previsto nei documenti di finanza pubblica approvati in precedenza dalle Camere. Per procedere con lo scostamento di bilancio è necessario ottenere il via libera della Commissione europea e l’approvazione del Parlamento a maggioranza assoluta. Solo in quel caso il Governo potrà finanziarsi con l’emissione di titoli di debito pubblico, aumentando, di conseguenza, deficit e debito.

IL NO DI DRAGHI A UN NUOVO SCOSTAMENTO DI BILANCIO

Il Governo ha proroga fino al 5 ottobre il taglio delle accise su benzina e disel e starebbe per emanare, attraverso il ministero della Transizione Ecologica, un nuovo decreto per il contenimento dei consumi domestici. Sono previsti anche sostegni da 10 miliardi ma senza scostamento di bilancio. Il finanziamento dovrebbe arrivare dalla tassazione sugli extraprofitti delle società del settore energia.

GLI ULTIMI SCOSTAMENTI DI BILANCIO

Negli anni della pandemia il governo Conte II ha trasmesso cinque relazioni al Parlamento in cui chiedeva lo scostamento di bilancio: 4 volte nel 2020 per un aumento complessivo del deficit di quell’anno di 108 miliardi e una volta nel gennaio del 2021, per altri 32 miliardi.  Il governo Draghi ha fatto ricorso allo scostamento di bilancio una volta, nel 2021 quando ha approvato il Documento di economia e finanza, per 40 miliardi di euro portando così il conto finale a 180 miliardi.

M5S: SÌ A SCOSTAMENTO DEL BILANCIO

Il presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, facendosi portavoce di un partito che non rappresenterà più perché è al termine del secondo mandato, ha parlato delle difficoltà che stanno affrontando le famiglie e le imprese italiane alle prese con il “caro bolletta”. “Lo abbiamo già detto più volte che l’extragettito dalle aziende che hanno guadagnato di più dev’essere reale. Il Movimento – ha detto il presidente della Camera – su questo è disposto a fare qualsiasi cosa in questa fase per riuscire a salvaguardare le imprese e le famiglie”. Tale sostegno può tradursi anche in un ulteriore scostamento di bilancio. “Nel momento in cui ci sono emergenze e i partiti sono d’accordo all’unanimità, in sede di conferenza dei capigruppo si può andare avanti tranquillamente”, ha detto.

MELONI: SCOSTAMENTO DI BILANCIO EXTREMA RATIO

Il centrodestra si presenta diviso sul tema dello scostamento di bilancio. Per Giorgia Meloni aumentare il debito del nostro paese non può essere la prima soluzione. “Lo scostamento di bilancio, un ulteriore debito per questa nazione, deve essere l’extrema ratio – ha detto la leader di Fratelli d’Italia -. Noi siamo il Paese dell’Europa occidentale più indebitato per i soldi del Pnrr”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Giulio Tremonti, possibile futuro ministro dell’economia del governo Meloni. Uno scostamento di bilancio, per far fronte al caro-energia, “con l’inflazione e la speculazione in netta ripresa sarebbe una misura molto rischiosa”, dice l’ex ministro in un’intervista a Repubblica. “Io credo che oggi serva un’azione europea comune, come quella contro la pandemia, che agisca non soltanto sugli extraprofitti delle imprese ma soprattutto sull’extragettito”, ha aggiunto.

LEGA: SCOSTAMENTO DI BILANCIO E DECRETO DI GUERRA

Matteo Salvini, è di tutt’altra idea.  Il leader della Lega, ospite della trasmissione Porta a Porta, chiede di affrontare con grande determinazione il caro energia anche attraverso “un decreto di guerra” perché saremmo nel corso di una guerra energetica. “Prima del Covid il debito italiano era superiore a quello francese, con la pandemia abbiamo fatto 6 scostamenti di bilancio per 165 miliardi di euro, abbiamo aumentato debito e deficit – ha detto Salvini da Bruno Vespa -. Con migliaia di persone che morivano avremmo dovuto rispettare i codicilli? Quella che viviamo è una guerra energetica pari al Covid per il lavoro”. Il segretario della Lega suggerisce di guardare a quello che sta succedendo in Francia. “Quello che ha fatto la Francia lo deve fare l’Italia, loro mettono 50 miliardi, oggi le stime in Italia dicono che servono fra 30 e 40 miliardi, e sono indispensabili subito perché ogni giorno che passa chiude un’azienda – ha aggiunto il leader del Carroccio -, altrimenti ci costerà molto di più dopo di cassa integrazione”.

ANTONIO TAJANI: NON SI PUÒ ESCLUDERE A PRIORI LO SCOSTAMENTO DI BILANCIO

È più attendista la posizione di Forza Italia. “Pensiamo che si possa decidere di far pagare alle imprese e ai cittadini una bolletta pari a quella dell’anno scorso, prima degli aumenti – ha detto Antonio Tajani in un’intervista a Repubblica -: lo Stato potrebbe farsi carico della differenza. È innegabile che abbiamo un problema di debito pubblico, ma non possiamo far chiudere migliaia di piccole e medie imprese. Aggiungo che bisognerà anche ridurre i consumi e abituarsi a risparmiare un po’”. Anche per Forza Italia lo scostamento di bilancio è un’extrema ratio. “È da valutare, in base a come evolverà la situazione. Non lo si può escludere a priori”, risponde alla domanda precisa. Ma la soluzione, secondo Tajani, si trova nel perimetro europeo. “L’Ue se ha unità e forza politica deve intervenire con Mosca, dire a Gazprom che oltre un certo prezzo non compra. È indispensabile che l’Europa batta un colpo perché il problema non è solo italiano, ma è una ricaduta della decisione, giusta, di imporre sanzioni alla Russia. Bruxelles se ne faccia carico, anche con un nuovo Recovery contro gli effetti della guerra”, aggiunge il coordinatore di Forza Italia.

ENRICO LETTA: SCOSTAMENTO DI BILANCIO VA DECISO CON L’UE

Chiama in causa l’UE anche il segretario del PD Enrico Letta. “Lo scostamento di bilancio è l’extrema ratio che va discussa con gli altri paesi europei. La cosa migliore è se tutti insieme si decidesse di prendere questa decisione, se prendiamo la strada di una concertazione con francesi e tedeschi e anche con gli altri”, ha detto Enrico Letta, anch’egli invitato a Porta a Porta. “Lo scostamento di bilancio è totalmente emergenziale, può avvenire solo se a livello europeo ci sono anche altri, non deve essere solo una scelta italiana – ha aggiunto il leader del PD -, perchè noi abbiamo il debito più alto di tutti. Le nostre scelte devono essere per una conclamata emergenza, se le facciamo per campagna elettorale lo paghiamo in tassi interesse che salgono”.

RENZI: INTERVENIRE SUBITO SULLE BOLLETTE O SALTA MEZZA ECONOMIA DEL PAESE

Matteo Renzi, in materia di scostamento del bilancio, si rimette alla volontà del Governo Draghi ma sottolinea l’urgenza della situazione. “Sul tema delle bollette o si interviene subito, o salta in aria mezza economia di questo Paese – ha detto a Vicenza Matteo Renzi in una conferenza stampa nell’ambito del suo tour elettorale -. Il tema dello scostamento di bilancio lo decide Draghi, noi abbiamo fatto una proposta da 10 miliardi di euro. Il problema non è lo scostamento di bilancio ma qual è la strategia, perché già da prima della guerra in Ucraina le imprese del nostro Paese non ce la facevano più. C’è poi da che le famiglie hanno un costo delle bollette assurdo, questo rappresenta il tema principale della campagna elettorale di queste settimane”.

CALENDA: “SAREBBE MEGLIO NON RICORRERE A SCOSTAMENTO MA POCHI MARGINI DI MANOVRA”

Il leader di Azione, Carlo Calenda, è più aperto all’ipotesi di un nuovo scostamento di bilancio. “Sarebbe meglio non fare un nuovo scostamento di bilancio – dice Calenda in un’intervista al Corriere della Sera. Ma mi rendo conto che i margini di manovra sono limitatissimi. Per dimezzare il costo delle bollette e aiutare le imprese serve sganciare il prezzo delle rinnovabili non contrattualizzate dal prezzo del gas. Serve un obbligo di legge del Gse. Bisogna anche sospendere i certificati Ets sulle emissioni di Co2 e mettere dieci miliardi su imprese e gasivore ed energivore”.

DI MAIO: “INTERVENIRE PER FERMARE IL CARO BOLLETTE”

Guarda con favore allo scostamento di bilancio anche il ministro degli esteri Luigi Di Maio. “Il tema non è lo scostamento di bilancio, è diventato un modo per fare notizia – ha detto nel corso di Agorà Estate -: il tema è intervenire con miliardi di euro che servono a fermare il caro bollette”. Il leader di Impegno Civico ha ricordato gli scostamenti di bilancio dei precedenti governi. “Quando siamo intervenuti per 30 miliardi sul caro benzina e su altro – ha detto il ministro -, lo abbiamo fatto con i soldi della crescita record, derivante da una ricetta economica: non abbiamo la preoccupazione di dove reperire i soldi”.

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