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Tutte le volte che la Rai è stata accusata di censura

Rai Censura

Dopo il caso Fedez del 1° maggio, la Rai viene travolta dalle polemiche: “è gestita dalla politica e censura ciò che vuole”. Ma non è la prima volta che si alza un polverone

Le polemiche dopo il 1° maggio con Fedez che accusa la Rai di censura riaccendono la polemica sulla politica che controlla il mezzo di informazione e decide come e di cosa parlare. Ma non solo la Rai è sempre stata in mano alla politica, ma è già stata travolta in più occasioni e in diverse epoche da casi in cui si è parlato di censura.

KESSLER, TOGNAZZI, VIANELLO, FO E RAME

Dalla censura alle semi-nudità delle gemelle Kessler a quella di Tognazzi-Vianello per la satira sulla caduta di Giovanni Gronchi al Teatro dell’Opera di Roma o all’allontanamento di Dario Fo e Franca Rame per la satira sugli incidenti sul lavoro.

Ma anche l’intervento della Rai contro “l’Otello – scrive Repubblica – che si scagliava contro Desdemona dandole della ‘puttana’”, parola che venne cambiata in “farfallona”.

DALLA, BENIGNI E GASSMAN

“Ammonito agli albori Mario Riva, modificati i testi di Lucio Dalla, espurgati i baci di Albertazzi, biasimati i versacci di Benigni, tagliuzzate le deposizioni dei ministri al processo per piazza Fontana, messi al bando Musatti e Zavattini, esautorata una pernacchia di Gassman, disconosciuto Franco Maresco, bruciati addirittura filmati di don Milani e Pasolini”. Repubblica cita solo alcune delle centinaia di casi, tentati e riusciti più o meno, in cui si è parlato di censura che hanno contraddistinto la storia della Rai.

Rai

GRILLO, BIAGI, SANTORO E LUTTAZZI

Gli episodi in cui la Rai fu accusata di censura sono tanti. Il quotidiano romano ricorda ad esempio la Democrazia cristiana e i tentativi di censurare i discorsi sul sesso, oppure Bettino Craxi e i craxiani che tentarono di censurare Beppe Grillo ed Enzo Biagi.

Più avanti nel tempo, Repubblica ricorda Silvio Berlusconi che fece il cosiddetto editto bulgaro sempre contro Biagi, estendendolo anche a Michele Santoro e Daniele Luttazzi, “cercando di silenziare i suoi scandali sporcaccioni”.

MATTEO RENZI ED ELETTRA LAMBORGHINI

Renzi, che “voleva tanto liberare la Rai dai partiti” – scrive Repubblica – “finì per censurare” un certo numero di giornalisti che non parlavano bene del suo governo.

Viene ricordata anche una sequenza censurata in cui Elettra Lamborghini faceva lezioni di twerking a Loredana Bertè.

COME FUNZIONA LA RAI

La Rai è una società per azioni quasi interamente controllata dal ministero dell’Economia e finanziata dai cittadini con il canone. Nel 2010, 1 miliardo e mezzo di euro. In Rai la guida è in mano al Cda, composto da un presidente (Marcello Foa) e da otto membri, che nominano il direttore generale (Fabrizio Salini), i direttori di rete e dei TG.

A nominare il Cda sono organi politici: il Parlamento tramite le commissioni vigilanza (che sceglie 7 consiglieri) e il governo, tramite il Mef, che nomina l’altro consigliere e il presidente.

Molto diverso da ciò che avviene in Paesi dove le nomine avvengono con bandi pubblici e i CV tutti sempre trasparenti online, come nel caso della BBC.

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