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Aggregazione Agsm-Aim-A2a: le polemiche di Dolomiti Energia e Ascopiave
La replica di Agsm e Aim: Scelta dettata da una ragione strategica: quella di dare vita a una realtà a maggioranza pubblica capace di giocare un ruolo sovraregionale nell’intera area. L’articolo di Torrini per Energia Oltre
Non accennano a fermarsi le polemiche per l’aggregazione tra Agsm, Aim e A2A nel panorama delle multiutility del Nord. Dolomiti Energia e Ascopiave hanno manifestato le loro perplessità al disegno che si sta realizzando nel comparto.
I DUBBI DI DOLOMITI ENERGIA
“Il gruppo Dolomiti Energia fa sapere di aver ‘appreso con sorpresa questa rapida evoluzione della trattativa’. E chiede chiarimenti alle municipalizzate venete – si legge sul Corriere del Trentino -. Nel luglio scorso infatti, avendo avuto notizia della volontà di Agsm e Aim di ricercare un partner industriale per sviluppare le proprie attività, Dolomiti Energia aveva presentato, come altri (l’emiliana Hera), una manifestazione di interesse a tal fine, ‘ma non ha poi ricevuto alcun riscontro per approfondire e valutare i contenuti della proposta’ fanno sapere dall’azienda. Si era parlato anche di un possibile tandem con Alperia per candidarsi all’iniziativa”.
Poi prima di Natale è arrivata la notizia dell’accordo con A2A.“’La modalità con cui è stato portato avanti questo percorso — dichiara il presidente del gruppo Dolomiti Energia Massimo De Alessandri — ci ha stupiti e per questo abbiamo chiesto con un documento formale un chiarimento ad Agsm e ad Aim. Ci auguriamo che i riscontri che riceveremo potranno rendere più trasparente, nell’interesse di tutti, questa operazione’”.
ASCOPIAVE CHIEDE UNA GARA
Dolomiti Energia non è l’unica ad aver espresso perplessità visto che nei giorni scorsi anche il presidente della emiliana Hera aveva contestato la mancata indizione di una gara pubblica per scegliere il partner industriale. E lo stesso ha fatto la trevigiana Ascopiave, “affiancando l’analoga posizione assunta dal nuovo socio Hera”, come si legge sul Corriere di Verona.
“’Se Aim e Agsm cercano dei partner con i quali stringere alleanze – ha sottolineato Nicola Cecconato, presidente della multiutility trevigiana – tengano presente che noi abbiamo avanzato delle manifestazioni di interesse due volte, l’ultima delle quali un mese fa. Ma risposte non ne abbiamo ricevute’. Cecconato ne ha parlato nel corso della presentazione dei progetti di investimento per il 2020, un pacchetto di iniziative che vale una quarantina di milioni,(…) Si tratta delle ricadute dell’operazione EstEnergy, la società dell’energia generata insieme con Hera (52% gli emiliani, 48% Ascopiave) che, con il suo milione abbondante di clienti, è il primo soggetto nazionale di questo settore”.
A INFASTIDIRE ASCOPIAVE È IL METODO SEGUITO
“A infastidire Ascopiave – si legge ancora sul quotidiano veronese – c’è soprattutto il metodo con cui i colleghi del Veneto occidentale stanno procedendo nella ricerca di partner in Lombardia. Non che ci sia qualcosa di irregolare: il term sheet in esclusiva firmato da Agsm e Aim con A2a, cioè una lettera d’intenti che vincola le parti a trattare fra loro per un certo periodo, è del tutto lecito ma, obietta il numero uno di Ascopiave, ‘anche se fosse stata seguita una modalità ineccepibile dal punto di vista legale, credo che per questioni di opportunità, essendoci sul tavolo patrimoni pubblici, chi li gestisce dovrebbe valutare le offerte che ci sono sul mercato e quanto meno attuare una procedura competitiva’. Una gara, insomma, che assicuri l’individuazione del partner più vantaggioso. «Noi lo abbiamo fatto in assoluta trasparenza – prosegue Cecconato – e siamo stati soddisfatti perché, con Hera, è stato ottenuto il massimo risultato, trovando il player che garantisce i migliori risultati. Mi auguro perciò ci possa essere un ripensamento da Verona e Vicenza e che ci sia possibile partecipare a una gara’”.
AGSM E AIM RISPONDONO: SCELTA DETTATA DA RAGIONI STRATEGICHE
“Agsm e Aim hanno replicato alle perplessità sollevate attraverso una nota diffusa in serata: ‘La scelta è stata dettata da una ragione strategica: quella di dare vita a una realtà a maggioranza pubblica capace di giocare un ruolo sovraregionale nell’intera area del Nordest, con l’apporto di un forte partner industriale come A2a. La peculiarità e l’esclusività di questo disegno – prosegue la nota – rappresenta una condizione di per sé sufficiente per non attivare una procedura a evidenza pubblica: di fronte a una proposta connotata da caratteri di unicità, una gara non risulta necessaria’”, ha concluso il Corriere di Verona.
Articolo pubblicato su energiaoltre.it