Sul capitolo migranti si riaccende lo scontro tra toghe e governo, dopo le nuove pronunce…
All’Inps Fazzolari vince il derby FdI con Arianna Meloni?
Stallo interno alla maggioranza e a FdI per la nomina dei vertici di alcuni importanti enti, tra cui l’Inps
Con le nomine il governo continua ad avere un rapporto agrodolce. Basti pensare all’Istat, da quasi un anno senza un presidente nel pieno delle sue funzioni. O all’Aifa, con il presidente Palù che si è dimesso dopo due settimane dal rinnovo e dopo un anno travagliato al Ministero della Salute per portare al traguardo la riforma della governance.
Altri dossier caldi sono quelli che riguardano i vertici di Inps e Inail. Dopo la scelta del governo di indicare presidente rispettivamente Gabriele Fava e Fabrizio D’Ascenzo, continuano a restare da settimane su un binario morto le nomine per i cda degli enti. Un doppio problema, in quanto questo stallo blocca anche la scelta dei due direttori generali. L’iter infatti prevede che il ministro del Lavoro potrà indicarli nel momento in cui i consigli di amministrazione, cui spetta la proposta, risulteranno insediati e saranno operativi.
PER IL SOLE24ORE COME DG ALL’INPS LA SPUNTEREBBE VITTIMBERGA
Come scrive il Sole24Ore sembra che nelle ultime ore ci sia stata un’accelerazione e “sarebbe stata raggiunta nel centrodestra un’intesa di massima sul nuovo cda dell’Inps” che potrebbe essere “ratificata” già dal Consiglio dei ministri convocato lunedì o, al più tardi, in quello successivo. Tra i nomi più probabili emergono quelli di Fabio Vitale e dell’attuale commissario straordinario dell’ente Micaela Gelera “che sono considerati sostanzialmente in quota Fdi” aggiunge il giornalista Marco Rogari.
Del cda “farebbe poi parte Antonio (Tonino) Di Matteo, che ha già ricoperto altri incarichi nel settore previdenziale anche come componente del cda dell’Enpals e che sarebbe visto di buon occhio da Fi. L’ultima casella spetterebbe all’opposizione e verrebbe assegnata a Maria Luisa Gnecchi, ex deputa del Pd e già presidente dell’Inps con Pasquale Tridico alla guida dell’Istituto”. Per il quotidiano di Confindustria questa accordo di massima “lascerebbe la strada aperta alla nomina di Valeria Vittimberga alla direzione generale dell’ente, attualmente guidata da Vincenzo Caridi. Una nomina che sarebbe ben vista da Palazzo Chigi e da Fdi, anche se fino ai giorni scorsi venivano considerati ancora in corsa pure Antonio Pone e Vincenzo Damato”.
SECONDO MF VISIONI DIVERSE TRA FAZZOLARI E ARIANNA MELONI
Secondo la versione che dava invece Milano Finanze pochi giorni fa, “nel dietro le quinte della politica va in scena da settimane un braccio di ferro sui direttori generali: sul fronte Inps la sfida è tutta interna a FdI, con il sottosegretario alla presidenza Giovanbattista Fazzolari che punta sull’attuale numero uno della centrale acquisti Valeria Vittimberga e dall’altro Arianna Meloni, che su quella poltrona vuole invece il direttore generale Inps del Lazio Vincenzo Damato”.
Stando così le cose a vincere il derby tutto interno a Fratelli d’Italia dovrebbe essere quindi il potente uomo ombra della premier a Palazzo Chigi. Il tutto senza far toccare palla alla ministra competente, Marina Calderone, la quale confidava in una riconferma di Vincenzo Caridi che ha contribuito a traghettare l’ente anche nella complicata fase di passaggio dal reddito di cittadinanza all’assegno di inclusione.