skip to Main Content

Perché Palù ha detto adieu all’Aifa

Giorgio Palù Aifa Agenzia Italiana Farmaco

“Vi comunico, dopo un’attenta  meditazione, che la mancata sintonia col ministro e l’assenza di  risposte dal Governo mi costringono a dare le dimissioni da presidente nominato di Aifa ‘hic et immediate'”. Le parole e le reazioni all’avvicendamento all’Agenzia italiana del farmaco

“Vi comunico, dopo un’attenta meditazione, che la mancata sintonia col ministro e l’assenza di  risposte dal Governo mi costringono a dare le dimissioni da presidente nominato di Aifa ‘hic et immediate'”. Giorgio Palù ha comunicato con queste parole le sue dimissioni dalla presidenza dell’Agenzia italiana del farmaco, rivolgendosi ai membri del Cda e ai direttori dell’ente regolatorio, oggi, in occasione di una riunione informale. Il tuto avviene a sole tre settimane dalla sua riconferma, dopo un estenuante tira e molla della riforma della governance dell’Agenzia che era durata più di un anno.

Tutti i dettagli.

PALU’ LASCIA L’AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO

“Recrimino la totale assenza di ascolto da parte del ministro nelle scelte operate per Aifa”, si legge dal messaggio visionato e diffuso stamani dalle agenzie di stampa. “Avendo concepito e promosso la riforma di Aifa, ho sentito il dovere di convocarvi oggi per segnalarvi alcuni obiettivi che ritengo essenziali per rilanciare l’Agenzia: tra questi, una forte e qualificata rappresentanza di Aifa in seno alle commissioni Europee e l’informatizzazione dei dati farmaco-economici”, ha scritto Palù ai consiglieri.

Per Palù ha pesato, e soprattutto è suonato come “offensivo e umiliante”, l’incarico per un solo anno alla guida dell’ente. E ancora: “Mi sorprend la disparità di trattamento rispetto ad altri Presidenti di Ente pubblico in pensione, beneficiari, contestualmente alla nomina, della legge 24 gennaio 1978 n.14, legge che nel mio caso, ancora una volta, non trova applicazione”.

Meno impattante, invece, il discorso economico: “La non retribuzione dell’incarico non mi preoccupa di certo. Considerandomi al servizio della res publica, ho infatti già svolto per tre anni le funzioni di Presidente di Aifa senza ricevere alcun compenso né gettone di presenza, rifiutando anche di essere titolare di carta di credito dell’Ente”.

LE REAZIONI

Alle parole dell’ormai ex presidente sono seguite alcune reazioni.  “Ho letto e rispetto le ragioni con cui ha motivato le dimissioni e non posso che condividere la sua amarezza. Mi auguro ora che al vertice di Aifa possa arrivare una persona che riesca a raccoglierne l’eredità e a garantire lo stesso standing internazionale di riconosciuta rilevanza. Rinnovo al professor Palù gratitudine per l’impegno profuso e la disponibilità che non ha mai fatto mancare”.  A dirlo, il presidente del Veneto, Luca Zaia. “Lo ringrazio per il grande lavoro che ha svolto alla guida di Aifa. È arrivato all’Agenzia in un momento particolarmente critico, quando il Paese aveva bisogno di avere tutte le forze concentrate sull’emergenza Covid. La sua professionalità di alto livello, di virologo e scienziato, è stata uno dei riferimenti che ci hanno permesso di affrontare questo percorso”.

Una decisione, quella di Palù, che ha sorpreso in tanti, anche per i toni. E c’è chi maliziosamente si lascia andare a dietrologie politiche, considerato che Palù è sempre stato etichettato in quota Lega e si sa che i rapporti tra il Carroccio e FdI (che ha espresso il ministro della Salute indicando Orazio Schillaci) in questo momento non sono proprio idilliaci.

Leggi anche: Aifa, non solo la conferma di Palù: chi sono i due nuovi direttori tecnici

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Back To Top