Da Filosa a Imparato, è già partita la corsa su chi sarà il successore di…
Amministrative | Roma, chi è Enrico Michetti il candidato del centrodestra
Ecco chi è Enrico Michetti, avvocato ma anche tribuno radiofonico di una radio piuttosto corsara, ora candidato ufficiale di FdI, Lega e Fi
Enrico Michetti, classe ’66, è professore di diritto amministrativo. Nome noto nel panorama romano anche grazie alla piattaforma web Gazzetta amministrativa da lui fondata nel 2007 e di cui ne è direttore. Il sito fornisce servizi di informazione, formazione, aggiornamento e assistenza alle pubbliche amministrazioni. “È grazie a questo strumento – scrive Repubblica – che, nel corso degli anni, ha conosciuto e assistito l’Anci regionale, gli enti locali del Lazio, rappresentato società partecipate in controversie legali e costruito una rete di conoscenze”. Michetti ha difeso sindaci e comuni presso Tar e Consiglio di Stato.
Viene anche definito “Tribuno della Radio” perché è una delle voci dell’emittente romana Radio Radio, che con il suo programma raggiunge ogni giorno circa 600 mila ascoltatori.
Leggi anche: Chi è Roberto Gualtieri, (auto)candidato PD a Roma
MICHETTI E IL COVID
Il candidato che piace a Meloni, dovrà ora rimediare ad alcune uscite da negazionista che ha avuto nel corso del programma radiofonico. Il 13 ottobre scorso, per esempio, ha definito il Covid “un’influenza”. “È diventato ridicolo – aveva affermato Michetti – si parla soltanto di questa influenza, particolarmente grave, per carità di Dio, in casi acuti – ma che di questo virus si faccia un programma di governo che altrimenti non avrebbe ragione di esistere è paradossale”.
Ma Michetti potrebbe già essere corso ai ripari, e come fa notare Roma Today, i post più discutibili sono stati cancellati dal suo profilo Facebook, “indizio che qualcosa intorno a Michetti si sta muovendo”. Anche la sua assidua partecipazione in qualità di opinionista a RadioRadio potrebbe riservargli qualche imbarazzo di troppo. Nell’archivio dell’emittente non mancano infatti servizi come : “Le parole oscurate di Luc Montagnier sulle varianti: il premio Nobel accusa la vaccinazione di massa” nei quali viene dato megafono al Montagnier-pensiero (screditato dall’intera comunità scientifica): “Il premio Nobel ha rilasciato una nuova intervista in cui ha dichiarato che il programma di vaccinazione contro il coronavirus “è un errore inaccettabile“: secondo Montagnier è la vaccinazione che starebbe provocando le varianti. Gli anticorpi creati dal vaccino costringono il virus a trovare nuove soluzioni, quindi le varianti sarebbero il risultato della vaccinazione stessa”.
Lo stesso Enrico Michetti, nell’agone radiofonico di RadioRadio, si lascia andare a commenti claudicanti e parallelismi imbarazzanti: “Ecco perché si calpesta la libertà! Ecco perché si calpestano tutti i presupposti per porre il cittadino al centro del Paese! Il lavoratore deve essere al centro della vita politica, istituzionale ed economica. Non un subalterno, non un suddito! Non una persona da prendere e vaccinare come una vacca coattivamente contro la sua volontà o somministrargli qualsiasi altra cosa come facevano con le atlete del mondo dell’Est. E poi si sono visti i risultati ad anni di distanza, quelle povere ragazze che fine hanno fatto…”, come riporta Tommaso Labate sul Corriere.
Più tollerabili, perché tutte politiche e senza pretese di validità scientifica, le comunque durissime prese di posizione sul coprifuoco: “Con il coprifuoco – dice sempre Enrico Michetti dai microfoni di RadioRadio – si è stati sempre molto tolleranti. E’ un discorso di libertà della persona. Quale scopo vuoi raggiungere?“. Così domanda in diretta il professor Enrico Michetti, Direttore di Gazzetta Amministrativa, cercando una spiegazione a una norma che il nostro Paese fino a questo momento aveva conosciuto solo in tempi di guerra”. E, ancora: “Abbiamo messo tanti impostori, cialtroni, gente inutile che non è in grado di far fronte a una necessità. Necessità – enfatizza Michetti – non emergenza! Non c’è emergenza! C’è inefficienza cronica che viene artatamente scambiata per emergenza”. E: “La libertà di circolazione può essere limitata, non soppressa. Il coprifuoco è una misura totale. È uno stato di semidetenzione che si applica con i carcerati!”, scandisce l’avvocato che piace a FdI.
Ma rischiano di essere politicamente sconvenienti soprattutto le sue apparizioni nei medesimi blocchi nei quali si parla, ancora, del metodo Di Bella, purtroppo con titoli che rischiano, a diversi anni di distanza, di ingenerare nei malati erronei convincimenti: “Guariti dal tumore al seno e alla prostata senza operazione” ▷ Il Prof. Di Bella spiega i dati impressionanti della sua terapia“. Perché se il coprifuoco è un tema tutto politico, su cui è giusto dissentire anche in modo perentorio e accalorato, vaccini e cura dal cancro sono invece argomenti scientifici: se il candidato del centrodestra per la capitale avesse idee distanti da quelle avvalorate dalla comunità scientifica, o comunque affini a quelle veicolate dall’emittente radiofonica nella quale appare spessissimo come opinionista, sarebbe forse il caso di saperlo, prima delle elezioni, per sapere chi è davvero Enrico Michetti.