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Autonomia differenziata, ecco chi sono i membri del comitato per i Lep

Magistratura

Il ministro per gli Affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli accelera il programma di riforme. A guidare la squadra di esperti sarà Sabino Cassese

Per fare i Lep ci vuole il Clep. La riforma dell’autonomia regionale ha un calendario lungo e tortuoso. Da attraversare passo dopo passo. Il tema e il progetto che ha come leader il ministro per gli Affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli continua a dividere e lo farà probabilmente sempre più durante le successive fasi di attuazione. Sulle quali, dalla parte proponente, l’intento è di accelerare per non far cadere tutto nell’oblio e dare l’assist della ragione ai più scettici.

Ecco allora che è arrivato sul tavolo il Clep. Il Comitato per i Lep, un organo di 61 saggi che dovrà occuparsi di “stabilire nel concreto i costi e i fabbisogni di ciascuno dei servizi pubblici, in supporto alla Cabina di Regia governativa per le Autonomie regionali differenziate”.

IL PIANO DI CALDEROLI

I Lep, i livelli essenziali di prestazione, ha ricordato al Corriere il ministro Calderoli “sono il contraccambio in termini di servizi dello Stato rispetto a quello che cittadini e imprese pagano in tasse”. Da un lato il Parlamento “deciderà quali materie saranno riferibili ai diritti sociali e civili, ed è una delle scelte più difficili a cui sarà chiamato”.  Dall’altro, “a stabilire i Lep, i costi e i fabbisogni sarà la Cabina di regia che sarà supportata da un comitato tecnico scientifico di cui vado orgoglioso”. Il Clep, appunto. Il Comitato per i Lep. “Un organo – ha dettagliato con enfasi Calderoli – che ha quasi una valenza costituente. Una rappresentanza del meglio che l’Italia può offrire dal punto di vista scientifico e delle competenze, senza distinzione di schieramento politico. In tutto, 61 persone divise in 10 gruppi di lavoro”.

E dopo il loro operato “si potrà fare in modo che i diritti civili e sociali siano garantiti su tutto il territorio nazionale, anche in quelle che non richiederanno altre funzioni”. Ma un passo alla volta. Prima i Lep.

CHI FA PARTE DEL CLEP VOLUTO DA CALDEROLI

A guidare il Comitato sarà il costituzionalista Sabino Cassese: giudice emerito della Corte costituzionale, editorialista per quotidiani italiani come il Corsera e Il Foglio, professore emerito di diritto amministrativo alla Normale di Pisa.

Di seguito i membri:

1. Giuliano Amato, presidente emerito Corte costituzionale
2. Franco Gallo, presidente emerito Corte costituzionale
3. Annibale Marini, presidente emerito Corte costituzionale
4. Pietro Curzio, presidente emerito Cassazione
5. Alessandro Pajno, presidente emerito Consiglio di Stato
6. Luigi Carbone, presidente di Sezione Consiglio di Stato
7. Carlo Chiappinelli, presidente di Sezione Corte dei conti
8. Giovanni Grasso, consigliere di Stato
9. Ignazio Visco, governatore Banca d’Italia
10. Gian Carlo Blangiardo, professore emerito di demografia
11. Biagio Mazzotta, ragioniere generale dello Stato
12. Luciano Violante, ex presidente Camera dei deputati
13. Franco Bassanini, presidente Fondazione Astrid
14. Anna Finocchiaro, presidente Italiadecide
15. Enrico La Loggia, costituzionalista
16. Paola Severino, presidente Scuola nazionale dell’amministrazione
17. Elena D’Orlando, presidente Commissione fabbisogni standard (CTFS)
18. Marco Stradiotto, Sose spa
19. Giuseppe de Vergottini, costituzionalista
20. Giuseppe Franco Ferrari, costituzionalista
21. Carlo Emanuele Gallo, ex docente di diritto amministrativo
22. Massimo Luciani, costituzionalista
23. Franco Gaetano Scoca, ex docente di diritto amministrativo
24. Guido Trombetti, ex professore di analisi matematica
25. Felice Ancora, ordinario di diritto amministrativo
26. Roberto Baratta, ordinario di diritto Ue
27. Michele Belletti, ordinario di istituzioni di diritto pubblico
28. Francesco Saverio Bertolini, costituzionalista
29. Mario Bertolissi, costituzionalista
30. Enzo Cannizzaro, ordinario di diritto internazionale
31. Fabio Cintioli, ordinario di diritto amministrativo
32. Francesco De Leonardis, ordinario di diritto amministrativo
33. Fabio Elefante, ordinario ist. diritto pubblico
34. Mario Esposito, ordinario di diritto costituzionale
35. Giovanni Ferri, ordinario di economia politica
36. Emiliano Frediani, prof. di diritto amministrativo
37. Andrea Giovanardi, ordinario di diritto tributario
38. Giovanni Guzzetta, ordinario ist. di diritto pubblico
39 Stelio Mangiameli, ordinario diritto costituzionale
40. Francesco Saverio Marini, ordinario diritto pubblico
41. Ludovico Mazzarolli, ordinario diritto costituzionale
42. Luca Mezzetti, ordinario diritto costituzionale
43. Ida Angela Nicotra, ordinaria diritto costituzionale
44. Fabio Pammolli, ordinario economia e management
45. Anna Maria Poggi, ordinaria diritto costituzionale
46. Francesco Porcelli, professore di economia politica
47. Pier Luigi Portaluri, ordinario diritto amministrativo
48. Giulio Maria Salerno, direttore Issirfa del Cnr
49. Maria Alessandra Sandulli, ordinaria diritto amministrativo
50. Stefano Salvatore Scoca, ordinario diritto amministrativo
51. Giovanni Tarli Barbieri, ordinario diritto costituzionale
52. Gennaro Terracciano, ordinario diritto amministrativo
53. Vincenzo Tondi della Mura, ordinario diritto costituzionale
54. Antonio Felice Uricchio, presidente Anvur
55. Filippo Vari, ordinario diritto costituzionale
56. Giuseppe Verde, ordinario diritto costituzionale
57. Lorenza Violini, ordinaria diritto costituzionale
58. Vincenzo Zeno Zencovich, ordinario diritto privato comparato
59. Alberto Zito, ordinario diritto amministrativo
60. Valerio Di Porto, consigliere per l’autonomia differenziata e il Pnrr del ministro per gli affari regionali;
61. Valeria Giammusso, consigliere giuridico del ministro.

 

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