Sul capitolo migranti si riaccende lo scontro tra toghe e governo, dopo le nuove pronunce…
Che fine hanno fatto gli ‘Speranza boys’ dell’epoca Covid?
Ecco cosa fanno oggi Giovanni Rezza, Silvio Brusaferro, Franco Locatelli, tra i tecnici più vicini all’allora ministro Speranza durante l’emergenza Covid
Con l’avvicinarsi dell’inverno si torna a parlare di influenze, vaccini e anche di Covid. Non siamo più in emergenza e anche sul piano mediatico è un tema pressoché ignorato. Sono lontani i tempi delle famose conferenze stampa, in prima serata, dell’allora premier Conte. Ma che fine hanno fatto i ribattezzati ‘Speranza boys’? Ovvero tutti gli altri tecnici che con i loro volti hanno segnato quell’epoca entrando tutti i giorni nelle tv delle case degli italiani?
Parliamo in particolare di Giovanni Rezza, Silvio Brusaferro, Franco Locatelli. Ma anche di Domenico Arcuri e Angelo Borrelli, altri ‘protagonisti’ di quel periodo.
GIOVANNI REZZA DAL MINISTERO AL SAN RAFFAELE DI MILANO
La novità delle ultime ore chiama in causa il prof. Giovanni Rezza, l’ex direttore della Prevenzione dell’allora ministro Speranza. Dall’1 dicembre Rezza prenderà servizio come professore straordinario di Igiene presso l’università Vita-Salute San Raffaele di Milano. A dare la notizia su X è stato Carlo Signorelli, professore di Igiene e sanità pubblica e direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e medicina preventiva di UniSr, che fa i suoi “complimenti” al collega. Rezza, che è stato anche direttore del Dipartimento malattie infettive dell’Iss, era uno dei volti più frequenti del periodo Covid, in particolare nella fase iniziale, quella più acuta.
Dal 1 dicembre @giovanni_rezza sarà professore straordinario di Igiene presso @MyUniSR di Milano. Cavaliere Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, ha un curriculum scientifico eccellente con incarichi apicali presso @MinisteroSalute e @istsupsan. Complimenti ! pic.twitter.com/6E6Vui0rju
— Carlo Signorelli (@signorellicarlo) November 16, 2023
RITORNO ‘A CASA’ PER SILVIO BRUSAFERRO
L’ex presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, oggi è rientrato nella sua Udine. Dopo aver concluso a settembre il proprio mandato alla guida dell’Iss (sostituito dal prof. Bellantone), adesso Brusaferro è professore ordinario di Igiene e Medicina preventiva e direttore del Dipartimento area medica dell’Università di Udine. E’ anche direttore SOC accreditamento, gestione del rischio clinico e valutazione delle performance dell’Asu di Udine.
FRANCO LOCATELLI ANCORA RESISTE ALLA GUIDA DEL CSS
L’ultimo a resistere (sembra ancora per poco) è Franco Locatelli a capo, dal 2019, del Consiglio superiore di sanità. Il Css è uno degli organi tecnico consultivi del Ministero della Salute ed ebbe un ruolo e un peso rilevantissimo nell’elaborazione delle strategie sanitarie anti Covid. Con la nuova riorganizzazione del Ministero, che dovrebbe concretizzarsi in queste settimane, si procederà con molta probabilità anche al rinnovo del Css, nonostante il mandato degli attuali componenti scade nel 2025. Locatelli continua a svolgere la sua professione come ordinario di Pediatria all’Ospedale Bambino Gesù di Roma, qualche settimana ospite anche da Fabio Fazio a ‘Che tempo che fa’.
LA NUOVA VITA DI DOMENICO ARCURI
Della nuova vita professionale di Domenico Arcuri, ex commissario straordinario anti Covid-19 (nonché ex amministratore delegato di Invitalia) si era occupato nelle scorse settimane Start magazine. Una “svolta culturale con business nella formazione: Arcuri, infatti, è entrato nel consiglio di amministrazione di Digit’Ed, società attiva nel settore, sempre più effervescente, della formazione ad alto livello. Digit’Ed è posseduta al 100% da una holding omonima che ha come socio Edisco Spa (controllata da Nextalia sgr) con un conferimento di 1.666.946, Intesa Sanpaolo con 429.282, Gdb Srl con 43.303, Siref Fiduciaria con 20.608 e Vittorio Zingales con 19.147 euro”.
Arcuri “è già presidente di Treccani Reti, e tra Treccani (di cui Arcuri è vicepresidente) e Digit’Ed è in corso una “partnership strategica” da circa un anno che ha per oggetto lo sviluppo di percorsi formativi “altamente qualificanti dedicati a neolaureati, professionisti, manager e aziende” connessi ai servizi proposti da Intesa Sanpaolo Formazione e AltaFormazione, con l’obiettivo di fare di Digit’Ed “la piattaforma di riferimento in Italia per il reskilling e l’upskilling strategico a supporto del Sistema Paese”.
ANGELO BORRELLI, DALLA PROTEZIONE CIVILE ALLA TRANSIZIONE DIGITALE
Un altro volto che caratterizzarono soprattutto la prima fase della pandemia, frequentemente in conferenza stampa insieme a Giovanni Rezza, è stato il capo della Protezione civile Angelo Borrelli. A livello di immagine ha pagato un prezzo molto alto, a lui venne affidato infatti il triste compito della lettura quotidiana del bollettino con il numero dei deceduti e dei ricoverati. Messo da parte dal premier Draghi, oggi è a capo del Dipartimento per la transizione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri.