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Chi è la sottosegretaria Lucia Albano, capro espiatorio o ‘parafulmine’ del pasticcio Rai?
Esponente di Fratelli d’Italia, Lucia Albano ha dato il via libera in qualità di rappresentante del Governo all’emendamento della Lega sul canone Rai
È al centro del caso della settimana che ha fatto traballare il Governo Meloni come non mai in questi due primi anni di legislatura. Lei è Lucia Albano, sottosegretaria al Mef, esponente di Fratelli d’Italia. È stata proprio lei, quale rappresentante dell’Esecutivo, ad aver dato parere favorevole e, quindi, ad aver dato il via libera in commissione Bilancio al Senato al famigerato emendamento della Lega sul taglio del canone Rai. Il suo partito di riferimento, FdI, – raccontano le cronache – aveva una linea prudente, preferiva lasciare la decisione all’Aula.
L’emendamento, come sappiamo, non è stato approvato con la decisiva complicità dei voti dei forzisti Lotito e Damiani. Questa decisione ha portato a una clamorosa bocciatura per il Governo, che così è andato sotto in commissione, scatenando l’irritazione della premier Giorgia Meloni. “Io mi faccio un mazzo tanto e poi c’è chi non sa premere un pulsante”, avrebbe commentato sarcasticamente la presidente del Consiglio, stando alle ricostruzioni della stampa.
PER ALBANO UNA CARRIERA IN ASCESA, ADESSO NEL VORTICE DELLE POLEMICHE
Classe 1965,, marchigiana di San Benedetto del Tronto, Lucia Albano è in Parlamento dal 2020, subentrata a Francesco Acquaroli dopo la sua elezione a presidente della Regione Marche. Laureata in Economia e docente di informatica, ha una carriera politica relativamente recente: è entrata in Fratelli d’Italia nel 2018 e da allora è stata rieletta, consolidando il suo ruolo. Al Mef è stata nominata sottosegretaria con deleghe su dissesto idrogeologico e ricostruzione post-sisma. Nonostante l’incarico tecnico e un profilo generalmente basso, il suo errore sulla votazione elettronica ha sorpreso molti.
LE CONSEGUENZE DEL PASTICCIO SUL CANONE RAI
L’errore, o forse meglio il pasticcio, ha sollevato domande sull’efficacia della comunicazione interna nella maggioranza e sull’attenzione ai dettagli da parte dei suoi membri. Sebbene il governo abbia cercato di minimizzare l’accaduto, le implicazioni politiche sono state pesanti. L’opposizione ha colto l’occasione per criticare l’esecutivo, mentre all’interno della coalizione non sono mancati i malumori.
LE VERSIONI CURIOSAMENTE ‘COINCIDENTI’ SUL CORRIERE DELLA SERA E SUL FOGLIO
“Forse si è distratta – scrive Giovanna Cavalli sul Corriere della Sera -. Ha pensato ‘no’ ma poi ha optato pe il sì, succede, vai a saperlo. Improbabile si tratti di una insospettabile ‘fronda ribelle. Fatto sta la sottosegretaria Albano, secondo voci qualificate di Palazzo, avrebbe appoggiato l’emendamento leghista sul taglio del canone Rai. Contravvenendo alle indicazioni del suo stesso partito, che aveva prudentemente deciso di non schierarsi. Rimettendosi alla volontà della commissione. Insomma, né pro e né contro”. Una fotografia, quindi, non proprio lusinghiera di quanto accaduto e nei confronti della sottosegretaria.
Il leitmotiv è simile sul Foglio. Guarda caso i due quotidiani nei quali spesso si ‘rifugiano’ i vertici di Fratelli d’Italia quando vogliono far passare la propria narrazione. “Alla fine è toccato a Lucia Albano fare il capro espiatorio. La sottosegretaria al Mef si è confusa – si legge nella ricostruzione del quotidiano diretto da Cerasa -, ha sbagliato la griglia e ha dato parere favorevole all’emendamento sul taglio al canone Rai, anziché rimettere tutto all’Aula. Così almeno hanno spiegato da Palazzo Chigi provando a cavarsi fuori da un bell’imbarazzo”.
LUCIA ALBANO: CAPRO ESPIATORIO O ‘PARAFULMINE’?
Albano, spesso lontana dalle polemiche, si è costruita una carriera politica fatta di impegno nei territori, specialmente nelle Marche, e di presenza costante agli eventi del partito. La sua figura è quella di una tecnica prestata alla politica: commercialista, docente, e con una discreta esperienza nei temi economici e finanziari. Resta da vedere se ci saranno ripercussioni sulla posizione della sottosegretaria o se il caso sarà archiviato come una svista senza conseguenze Se, appunto, sarà semplicemente derubricato oppure enfatizzato, magari anche per dinamiche interne alla maggioranza, al Governo o allo stesso Fratelli d’Italia. La diretta interessata, ovviamente, ha tutto l’interesse di far decantare l’episodio. Capro espiatorio o parafulmine?