skip to Main Content

Come Mario Draghi richiama all’ordine i suoi Ministri

Draghi Conferenza

Draghi punta a raggiungere un target complessivo di 121 provvedimenti a settembre e 122 provvedimenti ad ottobre, grazie ad uno sforzo “eccezionale” dei sui ministri

121 provvedimenti a settembre e 122 provvedimenti ad ottobre. Mario Draghi ha scelto di mettere il piede sull’acceleratore e chiede alle Amministrazioni uno sforzo “eccezionale” per chiudere più dossier possibili prima che al Governo arrivi il cambio della guardia.

La richiesta di Draghi

Il Premier Mario Draghi ha chiesto ai sui ministri, in occasione di una riunione tecnica alla quale hanno partecipato i capi di gabinetto dei Ministeri, “uno sforzo eccezionale per i prossimi due mesi (soprattutto a quelle amministrazioni che hanno lo stock di provvedimenti numericamente più pesante)”, con l’obiettivo di completare l’attuazione del programma di governo.

“E’ difficile pensare di arrivare all’azzeramento dello stock, obiettivo a cui potranno pervenire le Amministrazioni con stock numericamente più esigui ma è importante cercare di ridurre al minimo sia l’arretrato (in particolar modo della XVIII legislatura) sia soprattutto i provvedimenti del governo in carica all’attuazione dei quali (a partire dalla legge di bilancio) si chiede di dare una specifica priorità nei prossimi due mesi”, si legge in una nota di Palazzo Chigi.

Obiettivo: 121 provvedimenti a settembre

Draghi ha posto degli obiettivi ambiziosi: “l’Ufficio del programma di governo ha elaborato dei target molto ambiziosi che portino ad una drastica riduzione dello stock della XVIII legislatura con un target complessivo di 121 provvedimenti a settembre e 122 provvedimenti ad ottobre”.

“Per ogni Amministrazione sono stati elaborati dei target quantitativi, ma anche specifici con l’indicazione dei provvedimenti, avendo già provveduto ad escludere i decreti presenti nello stock con un termine di scadenza ai sensi di legge fissato per fine 2022 o addirittura per il 2023 oppure caratterizzati da un iter di adozione troppo lungo per essere perfezionato in due mesi (ad es. regolamenti con dpr) ovvero ancora provvedimenti rispetto ai quali la singola amministrazione ha rappresentato la sussistenza di gravi problematicità attuative. Lo sforzo eccezionale è richiesto sicuramente alle Amministrazioni titolari del provvedimento, ma anche a tutte le altre nella funzione di concertanti”.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Back To Top