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Coprifuoco, da Draghi 3 step per “scoprirci”

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Come previsto, non verrà disinnescato, ma si arriverà alla sua eliminazione in modo graduale. Lo stesso presidente del Consiglio, Mario Draghi, sordo alle istanze di Matteo Salvini, ha proposto una road map in tre tappe per arrivare all’abolizione del coprifuoco

Matteo Salvini dovrà farsene una ragione. Il premier Mario Draghi ha dimostrato ancora una volta di non tenerlo in considerazione proponendo un’abolizione della famigerata misura del coprifuoco in tre step, peraltro la stessa già anticipata ai giorni scorsi dalla stampa e apprezzata tanto dai virologi quanto – pare – da Roberto Speranza visto che molto cauta: spostamento delle lancette alle ore 23 da lunedì prossimo per poi arrivare a mezzanotte a partire dal 7 giugno, con eliminazione totale dal 21 giugno, primo giorno d’estate.

QUEL COPRIFUOCO CHE FA LITIGARE DRAGHI E SALVINI

E sebbene la Lega abbia puntato i piedi, da quanto apprende Policy Maker sarebbe stata messa spalle al muro da un’argomentazione cui è difficile controbattere: se oggi si perde tempo a litigare sul coprifuoco, slitterà il decreto sulle riaperture e quello, a livello economico, vale più di qualsiasi coprifuoco.

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L’intenzione di Mario Draghi è infatti procedere concedendo un maggior numero di libertà al di là dell’orario del coprifuoco a settori ancora oggi gravemente colpiti dalle limitazioni sanitarie: dalle consumazioni al bancone del bar (dal 24 maggio o dal 1 giugno) alle palestre (1 giugno), passando per i centri commerciali chiusi nei weekend (che dovrebbero aprire già dal prossimo fine settimana) ai matrimoni con possibilità di banchetti e feste (dal 12 giugno, probabilmente: ma, si apprende, agli invitati servirà il green pass).

 

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