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Cosa dice Confcommercio sul Dl Sostegni bis

Dl Sostegni Bis Confcommercio

Confcommercio sul dl Sostegni bis: “Passi avanti, ma riaprire tutto per ripartire”

Con il dl Sostegni bis il Consiglio dei ministri ha stanziato 40 miliardi di extradeficit per dare sostegno alle imprese, all’economia e abbattimento dei costi fissi; accesso al credito e liquidità delle imprese; tutela della salute; sostenere lavoro e politiche sociali, enti territoriali, giovani, scuola e ricerca, oltre che misure di carattere settoriale.

La principale novità rispetto ai decreti precedenti è che “per la prima volta accanto al criterio del fatturato si adotta anche quello dell’utile. Che ovviamente è un criterio molto più giusto, ma ci vuole più tempo per poter distribuire i sussidi accertando l’utile”, come ha sottolineato il presidente del Consiglio Mario Draghi durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi. Ecco cosa dice Confcommercio del dl Sostegni bis.

Per quanto riguarda i contributi a fondo perduto la Confederazione giudica favorevolmente “l’ampliamento delle tipologie d’intervento e il loro almeno parziale rafforzamento”, ma sui parametri d’accesso “restano rigidità sulla misura delle perdite di fatturato e/o sul tetto massimo dei ricavi”.

ALLEGGERIMENTO COSTI FISSI

In materia di interventi sull’alleggerimento dei costi fissi, è “giusta” l’attenzione al credito d’imposta su canoni di locazione commerciali e contratti d’affitto d’azienda, ma “ne andrebbe estesa” la durata nel tempo.

Si inizia anche ad affrontare il nodo della Tari, “sia pure con i limiti di un fondo di compensazione finalizzato alla concessione di agevolazioni da parte dei Comuni”, la Confederazione fa notare sul versante del credito che “la proroga della moratoria sui prestiti bancari sino alla fine dell’anno riguarda la sola quota capitale” e che “l’allungamento della durata dei finanziamenti garantiti si accompagna alla riduzione della copertura della garanzia pubblica” giudicando entrambe “soluzioni che vanno riviste”.

LAVORO

Sul versante del lavoro, Confcommercio esprime soddisfazione per “l’ampliamento della platea dei destinatari del contratto d’espansione e il potenziamento del contratto di solidarietà, nonché le nuove disposizioni in materia di contratti di rioccupazione e la decontribuzione alternativa alla Cig per i settori del turismo, degli stabilimenti termali e del commercio”, mentre vanno intensificate “le misure dedicate al turismo” e ampliata all’autotrasporto merci e agli operatori dei bus turistici “la platea dei beneficiari delle misure concernenti trasporti e mobilità”.

Positivo “il potenziamento dei fondi per la cultura” e in generale, per Confcommercio, “resta l’esigenza di più ampie moratorie fiscali”.

“Passi avanti dunque. Ma l’emergenza è ancora aperta per un terziario di mercato che, nel 2020, si è misurato con una caduta dei consumi nell’ordine dei 107 miliardi di euro. E la ripartenza richiederà un impegno rafforzato in termini di politiche, di progetti, di investimenti”, conclude la Confederazione.

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