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Cos’è e cosa farà il ministero della transizione digitale di Colao

Ministero Della Transizione Digitale

Istituito il Ministero della transizione digitale guidato da Vittorio Colao

Doppio fiocco azzurro appeso alle porte di Palazzo Chigi: nella giornata di oggi, a seguito del quarto Cdm dell’era Draghi, hanno visto la luce infatti il ministero della transizione ecologica di Roberto Cingolani (di cui abbiamo parlato approfonditamente qui) e quello della transizione digitale di Vittorio Colao, che sarà un po’ diverso rispetto a quello dell’innovazione tecnologica di Paola Pisano, predisposto nel Conte bis e sicuramente centrale all’interno delle spese e delle riforme del Next Generation Eu.

COSA FA IL MINISTERO DELLA TRANSIZIONE DIGITALE

Il Ministro senza portafoglio per la transizione digitale, su delega del Presidente del Consiglio dei Ministri, avrà il compito di promuovere, indirizzare e coordinare le materie dell’innovazione tecnologica, dell’attuazione dell’agenda digitale italiana ed europea, della strategia italiana per la banda ultra larga, della digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni e delle imprese, nonché della trasformazione, crescita e transizione digitale del Paese, in ambito pubblico e privato, dell’accesso ai servizi in rete, della connettività, delle infrastrutture digitali materiali e immateriali e della strategia nazionale dei dati pubblici.

Leggi anche: Chi è Vittorio Colao, dalla task force di Conte al governo Draghi?

È infine istituito il Comitato interministeriale per la transizione digitale (CITD), con il compito di assicurare il coordinamento e il monitoraggio dell’attuazione delle iniziative di innovazione tecnologica e transizione digitale delle diverse pubbliche amministrazioni ordinariamente competenti.

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