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Dalla geografia ai libri non letti. Le gaffe di Borgonzoni, sottosegretaria alla cultura

Lucia Borgonzoni

Già Sottosegretaria di Stato al Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo nel governo Conte I, Lucia Borgonzoni torna al suo antico amore: la cultura. Nonostante la lunga sfilza di scivoloni inanellati negli ultimi mesi

Se non altro ha l’invidiabile capacità di cadere sempre in piedi, che in politica serve probabilmente di più di divorare oltre 100 libri l’anno. Perché lei, Lucia Borgonzoni, leghista vicina a Matteo Salvini, dopo aver clamorosamente perso la sfida regionale in Emilia Romagna, è stata comunque premiata con il sottosegretariato alla Cultura. E c’è già chi nella Lega rumoreggia, non condividendo la scelta del leader, soprattutto visto che l’esponente, davanti ai microfoni, rischia di lasciarsi andare a brutte figure che danneggiano l’immagine di tutto il partito, rinfocolando quelli che i compagni di Matteo Salvini ritengono vecchi stereotipi sul leghista poco colto.

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In effetti Lucia Borgonzoni ci mette spessissimo del suo. Come la volta in cui si vantò di non leggere un libro da tre anni. Da simili dichiarazioni al sottosegretariato alla Cultura il passo a quanto pare è breve, soprattutto considerato che ormai è di casa in quel ministero, avendo già ricoperto il medesimo incarico nel Conte I. L’esponente leghista inciampa spesso pure in geografia: il suo sfidante, Stefano Bonaccini, enfatizzò il fatto che Borgonzoni avesse pubblicizzato sui social un comizio elettorale a Bologna con una sua foto a Ferrara.

Colpa del social media manager che ne combinano sempre di ogni, si dirà. Allora ecco che la Borgonzoni poco dopo era intervenuta in prima persona per confermare che fosse tutta farina del suo sacco. Come? Dichiarando in radio che l’Emilia-Romagna, negli atlanti geografici che custodisce gelosamente a casa, confini con il Trentino Alto Adige a nord e con l’Umbria a sud.

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Ma la neo sottosegretaria-bis alla Cultura non pare troppo preparata nemmeno in studi sociali e assetti istituzionali: sempre in campagna elettorale propose per l’Emilia Romagna l’assessorato al Turismo, senza sapere che già esiste da anni mentre a livello nazionale se ne uscì con l’idea di istituire un Osservatorio regionale sulle disabilità. Che esiste anch’esso da tempo. Non contenta allora rilanciò: se mi eleggerete ospedali aperti anche di notte e nei weekend, come se non fosse già così.

 

Insomma, Lucia Borgonzoni sottosegretaria alla Cultura del governo Draghi non manca di suscitare ironie, soprattutto nel web. La senatrice leghista nelle ultime ore è già stata bersagliata da una poderosa gragnuolata di sfottò. Ma non si deprima per la cattiveria della gente: può sempre scacciare i cattivi pensieri e le malelingue passeggiando nei boschi…

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