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Decreto concorrenza, i nodi e le novità

Bozza Dl Agosto Decreto Concorrenza

L’impressione è che i contenuti maggiori, come la Bolkestein e la norma sul notariato, rischino il differimento. C’è la norma per far convivere tassisti e le app per i ‘passaggi’. Cosa contiene (e cosa no) il decreto Concorrenza

È senz’altro la portata forte del menu autunnale, il decreto concorrenza. Servirà da intelaiatura per le riforme del Piano nazionale di ripresa e resilienza, dato che predisporrà il Paese a un mercato economico più libero e, contemporaneamente, è il dazio da pagare all’Ue per avere i soldi del Recovery, visto che sono tutte riforme che Bruxelles ci chiede da parecchio.

Quel che è certo, è che la Commissione europea continuerà ad aspettare l’attuazione della Bolkestein che fa infuriare balneari e ambulanti e che è stata in più occasione aspramente criticata dall’attuale ministro della PA, Renato Brunetta, negli anni scorsi sceso ripetutamente in piazza al fianco di chi protestava.

La direttiva 2006/123/CE, relativa ai servizi nel mercato interno, è intervenuta per fissare regole per una maggiore liberalizzazione del mercato dei servizi, ed è considerata una delle direttive più importanti del Mercato interno, quella, in particolare, dalla quale si attendono i maggiori risultati in termini di incremento del Prodotto interno lordo europeo e di occupazione.

In poche parole, le zone sottoposte a concessione e date ad ambulanti e balneari andranno realmente liberalizzate, a livello europeo, evitando il fenomeno, ben noto nel nostro Paese, di concessioni ‘a vita’ e spesso perfino ereditarie. Ma ovviamente tutto ciò non piace agli addetti del settore. Ma a quanto pare l’esecutivo, per evitare nuove frizioni, ha preferito espungerla dal pacchetto e non dovrebbe dunque trovare posto nel Decreto concorrenza in discussione oggi. Ufficialmente la scusa è che occorre prima fare un censimento dei beni demaniali concessi con le assegnazioni ultradecennali. Maretta anche sul fronte del notariato: si dovrebbe consentire ai notai di esercitare in tutto il Paese.

Sul fronte polizze, le novelle dovrebbero riguardare l’introduzione di risarcimenti diretti anche dalle compagnie assicurative straniere. Lato taxi, i lavoratori del settore invocavano da tempo norme più severe per chi esercita abusivamente la professione anche grazie alle app che mette in contatto i privati. Il testo salva capra e cavoli prevedendo da un lato la promozione della “concorrenza, anche in sede di conferimento delle licenze, per stimolare standard qualitativi più elevati”, dall’altro pene più severe per gli abusivi. Stretta nel mondo della telefonia: vietati i contratti premium senza consenso esplicito degli utenti. Nel pomeriggio il CdM, quindi saremo in grado di pubblicare il testo finale.

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